Coronavirus e la bufala della guerra Usa alla Russia

foto dal web

Da diversi giorni circola sul web la bufala della guerra presunta degli Usa alla Russia alla base della quale sarebbe stato diffuso il coronavirus

Coronavirus è anche sinonimo di psicosi. La paura cattura anche perchè da decenni e decenni alcuni popoli come quelli europei non affrontavano una situazione drammatica e pericolosa come questa. Trentamila soldati statunitensi “invadono” l’Europa. E il coronavirus? L’invasione in questione è l’esercitazione interforze della NATO denominata Defender Europe 2020 e definita la più grande esercitazione militare sul suolo europeo degli ultimi 25 anni. Annunciata nell’ottobre del 2019 Defender Europe prevedeva l’impiego di 30 mila soldati statunitensi, la maggior parte dei quali avrebbero dovuto essere inviati dagli Stati Uniti per una serie di wargames che si svolgerà tra aprile e maggio.

La bufala della guerra: le due ragioni

Scopo dell’esercitazione infatti non sono soltanto i giochi di guerra ma anche dimostrare e valutare la capacità di mobilitazione di un ingente numero di uomini e mezzi tra le due sponde dell’Atlantico. Inutile dire a cosa servono queste esercitazioni periodiche: a dimostrare la superiorità della Nato sugli altri eserciti “avversari”. Dal momento che il tutto si svolge in Europa è evidente che lo spettacolo sia ad uso e consumo dei vicini della Russia. Non è la prima volta che accade, quindi c’è poco di che stupirsi. Poco importa che Mosca rappresenti una minaccia reale. Da chi dovrebbero difendere l’Europa gli Stati Uniti d’America, si chiede Marco Rizzo, che scrive che «l’imperialismo ed i rapporti di forza nel mondo si esplicano nei momenti di crisi». Il turbo-filosofo Diego Fusaro invece si interroga sul fatto che ci stiano nascondendo qualcosa, magari preparando una nuova guerra con la Russia. Cosa c’entra tutto questo con il coronavirus? Le ragioni sono due. La prima è una preoccupazione che in un momento come questo esercitazioni militari e l’arrivo di cittadini stranieri possano rendere più difficile la lotta a Covid-19, anzi c’è il rischio che vadano a complicare un quadro epidemiologico già assai delicato di suo.

Coronavirus esercito

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