Lione-Juventus nuova “partita zero”: l’ipotesi di un medico francese

Un medico francese ha ipotizzato che la sfida Lione-Juventus possa essere stata la partita zero in Francia che avrebbe contribuito al diffondersi del Covid-19.

Lione-Juventus
Lione-Juventus (Getty Images)

L’epidemia da coronavirus ha coinvolto la maggior parte dei paesi europei. Tra i più colpiti c’è anche la Francia dove, ad oggi, si contano poco meno di 60mila casi di contagio ed oltre 5mila vittime. Considerata la situazione il Governo d’oltralpe ha prolungato le misure restrittive, molto simili a quelle disposte nel nostro Paese, sino al prossimo 15 aprile. Secondo un medico in pensione francese ad aver influito sulla diffusione del Covid-19 in Francia potrebbe essere stata la partita Lione-Juventus. Il match di Champions League disputatosi al Parc Olympique Lyonnais lo scorso 26 febbraio. La circostanza, però, è stata smentita dall’Agenzia Regionale della Sanità di Lione.

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Covid-19, secondo un medico francese Lione-Juventus è la partita zero: tesi smentita dall’Agenzia Regionale della Sanità di Lione

Lione-Juventus
Lione-Juventus (Getty Images)

Se Atalanta-Valencia sarebbe stata la “partita zero” che avrebbe influito sulla diffusione del coronavirus nella provincia di Bergamo, c’è chi crede che Lione-Juventus possa aver fatto lo stesso in Francia. Questa tesi, come riporta La Gazzetta dello Sport, è stata avanzata da Marcel Garrigou-Grandchamp, medico in pensione della città e responsabile della cellula giuridica del sindacato di categoria. Il medico, in un articolo pubblicato sul sito della Federazione dei medici e successivamente ripreso dall’Equipe, avrebbe affermato che la gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League avrebbe accelerato la diffusione del virus a Lione. Garrigou-Grandchamp a sostegno della sua tesi, riferisce La Gazzetta dello Sport, avrebbe utilizzato le parole del professor Walter Ricciardi, membro dell’Oms (Organizzazione Mondiale per la Sanità) che aveva affermato come Atalanta-Valencia avesse influito nella propagazione del virus in Lombardia. L’Equipe riprendendo la teoria del medico francese la smentisce utilizzando i dati nei 14 giorni successivi al 26 febbraio dell’Agenzia Regionale della Sanità di Lione, i quali non evidenziano legami tra il contagio e la gara. Nelle ultime ore i dubbi, però, come riporta La Gazzetta dello Sport, si sarebbero spostati su un’altra sfida di Champions League: Paris Saint-Germain-Borussia Dortmund, il ritorno degli ottavi di Champions disputato l’11 marzo al Parco dei Principi a porte chiuse. Secondo il quotidiano francese Le Parisien, nonostante il divieto d’accesso allo stadio e quello di assembramenti, circa 5mila tifosi del club parigino si sarebbero riuniti all’esterno dell’impianto per sostenere il club che ha poi centrato il passaggio ai quarti in rimonta.

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