Covid-19| Fase 2 a tappe per le Regioni: domani possibile nuovo decreto

Domani il premier Conte potrebbe firmare un nuovo decreto per prolungare le misure di contenimento, nel quale potrebbe essere inserita l’apertura di alcune imprese avviando così la fase 2 dell’emergenza Covid-19

Giuseppe Conte
Il premier Giuseppe Conte (Getty Images)

La curva del contagio da Covid-19 in Italia cala ancora. A dimostrarlo sono i dati diffusi dalla Protezione Civile che fanno ben sperare, mentre si avvicina il 13 aprile, termine fissato dal Governo per la fine delle misure di contenimento. Ad oggi non è ancora stabilito se dopo il giorno di Pasquetta potrebbe essere avviata la cosiddetta fase 2, ossia un primo allentamento delle restrizioni che porterebbe alla riapertura di alcune attività verso un ritorno alla totale normalità dopo oltre un mese di serrati divieti che hanno costretto la quasi totalità della popolazione a rimanere a casa.

Leggi anche —> Coronavirus, aggiornamento Borrelli: 95.262 positivi, 17.669 vittime e 26.491 guariti

Covid-19, a breve la decisione del Governo sulla possibilità di avviare la fase 2: domani il premier Conte potrebbe firmare un nuovo decreto

Le prossime ore potrebbero essere decisive per stabilire se il nostro Paese è pronto per la fase 2 dell’emergenza. I dati degli ultimi giorni del contagio hanno fatto registrare una deflessione della curva che si sarebbe stabilizzata senza nuove significative crescite, una fase che gli specialisti chiamano plateau. Il Governo, in queste ore potrebbe valutare un lieve allentamento delle misure restrittive dopo il 13 aprile, il termine fissato per la fine del lockdown. Nel dettaglio potrebbe essere riaperte alcune imprese ed attività, che dovranno comunque rispettare le misure di sicurezza, in modo da far ripartire, seppur lentamente, l’economia nell’ottica di traghettare la popolazione verso la totale ripresa della normalità. Il timore, però, è quello di una eventuale nuova crescita dell’epidemia con la gente in strada o a stretto contatto che possa far ripiombare l’Italia nel baratro. Circostanza che renderebbe inutile tutti gli sforzi fatti fino ad ora dopo un mese di lockdown totale, come ha ricordato il Comitato tecnico-scientifico.

Domani, come riporta la redazione de Il Corriere della Sera, il premier Conte potrebbe firmare il nuovo decreto per prolungare i divieti, ma rimane in dubbio se all’interno di quest’ultimo possano essere inserite le autorizzazioni per la riapertura di alcune imprese dopo le vacanze pasquali. Le attività in questione, come discusso nelle scorse ore, potrebbero essere quelle di supporto alla filiera alimentare e farmaceutica a cui si aggiungono librerie, cartolerie, pasticcerie, aziende meccaniche e negozi che vendono forniture per uffici ed articoli per il tempo libero. No alla riapertura al pubblico di bar, ristoranti e tavole calde, che potranno comunque garantire la consegna a domicilio. La vera e propria fase 2, come riferisce Il Corriere della Sera, potrebbe essere avviata il prossimo 4 maggio con la riapertura di altre aziende, il cui calendario sarà pianificato direttamente con le regioni in base agli indici di contagio. In questo senso il timore potrebbe essere legato ad assembramenti e gite fuori porta dei cittadini in occasioni di festività come  il 25 aprile o il 1 maggio. Infine un’altra data potrebbe essere rilevante: lunedì 18 maggio. Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, in quella data potrebbe esserci un allentamento per la popolazione di alcune Regioni concesso dal Governo, sempre tenendo conto dei contagi. Potrebbero essere concesse passeggiate ed uscite di casa, mentendo i protocolli di sicurezza, mentre i luoghi di svago e sport rimarranno quasi sicuramente vietati.

Leggi anche —> Covid-19, fase 2: lontana l’intesa, è rottura con Conte

La speranza è quella, dunque, di poter tornare alla normalità, a piccoli passi e con le dovute precauzioni, ma questo non deve indurre la popolazione ad abbassare la guardia, perché il pericolo di una nuova ondata di contagi non è esclusa.

Impostazioni privacy