Nuovo record dell’epidemia, oltre due milioni di contagiati

Salgono in modo esponenziale i numeri che descrivono a livello globale la diffusione dell’epidemia da coronavirus. Aumentano anche i dati sui morti. Questo il bilancio della Johns Hopkins University

Coronavirus
(Getty Images)

Il coronavirus continua a mietere contagi in tutto il mondo, nessuno escluso. Secondo i dati riportati dalla Johns Hopkins University sarebbero oltre due milioni i contagiati su tutto il pianeta.

Gli Usa si pongono al primo posto tra i Paesi colpiti con 22.861 decessi, di cui oltre 10 mila nello Stato di New York, e 568.176 malati.

Dati che fanno tremare l’America che si sta mobilitando per fare il possibile per fermare l’epidemia. Secondo alcuni studi se il vaccino tarderà ad arrivare così come preannunciato ormai da diverso tempo, il distanziamento sociale sarà il leitmotiv della vita per molto tempo ancora. Dovrà essere mantenuto fino al 2022. 

Oltre i contagiati prosegue anche la conta delle vittime che si attesta a 126 mila persone morte. Non rassicurano i dati che arrivano anche dai Paesi nei quali sembrava che l’epidemia si fosse fermata. In Cina e Corea del Sud tornano, infatti, a salire di nuovo i casi di contagio.

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I numeri dell’epidemia, preoccupa la Cina

Epidemia coronavirus
foto dal web

È la Cina che torna a far preoccupare il mondo intero. Sì proprio il Paese che per primo aveva contratto il virus ma anche il primo a sconfiggerlo torna a tremare davanti la forza del coronavirus. Si perché sono di nuovo aumentati il numero dei nuovi casi di infezione da Covid-19, ben 46. Di questi 36 sarebbero importati e 10, invece, quelli interni relativi alle province di Heilongjiang e Guangdong.

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Ma nei dati non positivi annunciati dalla Commissione sanitaria nazionale negli aggiornamenti quotidiani, arriva anche la notizia di un nuovo decesso nell’Hubei cuore dell’epidemia da cui tutto è iniziato.

In Europa, invece, pare che il rallentamento della diffusione del Covid-19 si stia stabilizzando. In Italia come in Spagna i casi di nuovi contagi diminuiscono e le terapie intensive di liberano.

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Non benissimo, invece, per Francia e Gran Bretagna, che hanno annunciato il prolungamento del lockdown rispettivamente fino all’11 e al 7 maggio.

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