Morire per paura dell’ospedale: il dato inquietante

Morire per paura dell’ospedale: triplicate le morti per infarto acuto e ha anche ridotto del 40 per cento le procedure per salvare le vite

Medico ospedale
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Quando il Coronavirus uccide due volte. La gente ha paura di andare in ospedale, quando magari ha un malore. Il risultato è che se le condizioni peggiorano si arriva troppo tardi e si muore comunque. Lo dicono i numeri di uno studio basato sull’esperienza clinica del Centro Cardiologico Monzino di Milano, uno dei principali in Italia. Secondo lo studio da quando c’è la pandemia si sono ridotti del 40 per cento le procedure salva vita. Inoltre, si sono ridotti gli accessi. Inoltre, le morti per infarto si sono triplicate. Il dato sui decessi porta ad una conclusione chiarissima. Si arriva tardi in ospedale da quando c’è il coronavirus.

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Morire per paura dell’ospedale: il punto

Covid-19
coronavirus (Getty Images)

Dall’inizio dell’epidemia Covid – spiega Marenzi responsabile della Unità di Terapia Intensiva Cardiologica del centro milanese – i pazienti arrivano in ospedale in condizioni sempre più gravi, spesso già con complicanze aritmiche o funzionali, che rendono molto meno efficaci le terapie che da molti anni hanno dimostrato di essere salvavita nell’infarto come l’angioplastica coronarica primaria. Il motivo – come chiaramente asserisce il medico senza troppe esitazioni –  è evidente in tutti i paesi maggiormente colpiti dalla pandemia: il virus, che non sembra avere un ruolo primario nell’infarto, spinge la gente a rimandare l’accesso all’ospedale per paura del contagio”. Ma questo ritardo, come ammette Marenzi, “è deleterio, e spesso fatale, perché impedisce trattamenti tempestivi e nell’infarto il fattore tempo è cruciale”. I dati confermano le parole e l’analisi del medico del centro milanese protagonista dello studio.

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Coronavirus Fabrizio Marchetti morto giovane 32 anni
Coronavirus (Getty Images)

Bisogna attivare la macchina della comunicazione. La gente deve essere incoraggiata. Oggi esistono sistemi per salvare le persone da infarto che vanno attivati in tempo utile. Si stanno sprecando vite, il che è il doppio danno del coronavirus.

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