La cura al virus c’è: Da Pavia e Mantova arriva la svolta

Gli ospedali di Pavia e Mantova, che non hanno morti da un mese per via del virus, stanno curando con la sieroterapia le trasfusioni di plasma dei guariti. 

Alcuni centri medici usano contro il Covid-19 la sieroterapia: in alcuni ospedali non si verificano più decessi per Coronavirus da un mese e il virus sparisce dopo un trattamento che va dalle 2 alle 48 ore, eliminando ogni sintomo. “Non abbiamo un decesso da un mese. I dati sono splendidi. La terapia funziona ma nessuno lo sa”, racconta Giuseppe De Donno, direttore di Pneumologia e Terapia intensiva respiratoria del Carlo Poma di Mantova. “Sono entusiasta – continua De Donno – di vedere le persone guarire così velocemente. E’ l’unico trattamento razionale, sia biochimico che immunologico del Coronavirus che c’è in questo momento. Non esisterà farmaco più efficace del plasma. E’ come il proiettile magico, si usano immunoglobuline specifiche contro il Coronvirus. Va utilizzato in fase precoce. Si fa lo stesso discorso dell’aspirina nella prevenzione dell’infarto. Se la usi in una persona che è già cardiopatica, non conta nulla”. Sono 80 i pazienti del Carlo Poma di Mantova curati, tra loro anche una donna incinta, uscita dal Covid-19 in poche ore. Tra i medici del Carlo Poma guariti c’è chi dona il sangue, come il dottor Mauro Pagani, direttore della Plasmaferesi: “Ora sto bene e voglio aiutare chi ha bisogno”.

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Franchini: “Chi dona deve essere guarito dal virus”

Ospedale Codogno
L’ospedale di Codogno (Getty Images)

“Chi dona deve essere sano, guarito dal Covid-19 e deve avere anticorpi neutralizzanti”, afferma Massimo Franchini, direttore di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale: “Si prelevano 600 ml di plasma, da cui si ricavano 2 dosi da 300 ml ciascuna. Il protocollo prevede 3 somministrazioni. Dopo la prima somministrazione c’è un monitoraggio clinico di laboratorio e nel caso di risposta mancata c’è la seconda somministrazione e così di seguito. Sempre a distanza di 48 ore l’una dall’altra. La compatibilità per il plasma viene fatta sul gruppo sanguigno”.

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tamponi
tamponi (Getty Images)

Massimo Franchini spiega che in Lombardia si sta già adottando questa strada. Tra Mantova e il San Matteo di Pavia è partita la sperimentazione su un nucleo di 45 persone, tutte curate con successo.

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