Le conseguenze del Covid-19. L’indagine della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro “Cassa integrazione: quanto ci rimettono i lavoratori”
Tutta l’Italia farà i conti con il Covid-19. Le conseguenze saranno tante, soprattutto in ambito economico. A fare le spese dei tagli degli stipendi sono i lavoratori che hanno richiesto la cassa integrazione. Secondo l’indagine della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro “Cassa integrazione: quanto ci rimettono i lavoratori”, la perdita media mensile in busta paga sfiora i 500 euro. Ma il danno non è uguale per tutti: più sale lo stipendio del lavoratore, maggiore è il taglio retributivo. Così per le professioni non qualificate la decurtazione media sarà del 25% e per quelle scientifiche e di elevata specializzazione del 45%.
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Cassa integrazione, il taglio dello stipendio
La cassa integrazione recherà un taglio agli stipendi. Ma secondo l’indagine essa produce effetti diversi a seconda dell’area geografica. Con un taglio medio nella busta paga dal 37% al Nord, 36% al Centro, 33% al Sud. I dati sono critici: circa 7,3 milioni di lavoratori sono destinati alla cassa integrazione. Anzi la attendono già da un mese, ma i soldi tardano ad arrivare. “Si tratta di una decurtazione che interesserà tutti – spiegano gli esperti – anche quei redditi da lavoro già bassi, a cui saranno chiesti ulteriori sacrifici – sottolineano – e che prevedibilmente non avranno neanche dei risparmi sufficienti per sopperire alle mancate entrate”.
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Lo stato si impegnerà a sostenere e supportare gli italiani colpiti dall’emergenza Covid-19, che oltre ad una crisi sanitaria ha scaturito anche quella economica. Intanto i lavoratori aspettano i soldi che tardano ad arrivare, ma da quanto dichiara il governo arriveranno entro la fine del mese.