Morto illustre nome milanese, salma seppellita in una fossa comune: la rabbia del fratello

Gianni Fossati, nome illustre insignito di importanti riconoscimenti, è morto a causa del coronavirus, la sua salma è stata sepolta in una fossa comune: il fratello ha espresso parole di sdegno.

Cimitero Maggiore di Milano
Cimitero Maggiore di Milano (Getty Images)

Un virus che ha sottratto la pace ai chi era stato colpito anche dopo la morte. Questo è il coronavirus, un subdolo nemico invisibile che ha sterminato intere famiglie e che non ha concesso a chi, invece, era rimasto in vita di salutare per l’ultima volta una persona cara.

Ci sono state persone di cui dopo il loro ingresso nei reparti Covid non si è avuta più alcuna traccia, salvo poi scoprirne il decesso tramite telefonate all’ospedale o grazie ad un passaparola. Questo è quanto accaduto nel caso dell’ex manager milanese Gianni Fossati, deceduto il 24 marzo e sepolto il 4 aprile in una fossa comune. Ad apprendere la notizia, tramite due righe di un’email, il fratello che oggi esprime la sua rabbia ed il suo rancore. Nessuno avvisò la famiglia, quindi nessuna disposizione venne fornita in merito alla salma di Fossati che è stata trattata come un corpo non reclamato, come quello di un uomo senza affetti.

Leggi anche —>  Neonato positivo al coronavirus: il Covid circolava già a febbraio

Morte ex manager Gianni Fossati, la rabbia del fratello: “Trattati come clandestini”

Cimitero Maggiore di Milano
Cimitero Maggiore di Milano (Getty Images)

Gianni Fossati, era un uomo molto noto: era, riporta la redazione de Il Mattino, vicepresidente dell’Accademia italiana della cucina, portavoce del corpo consolare di Milano, di Grande ufficiale della Repubblica nonché professore dell’Università La Cattolica.

È morto all’età di 79 anni a causa del Covid-19 lo scorso 24 marzo, ed i suoi resti sono stati sepolti nel Cimitero Maggiore di Milano nella fossa anonima 23 del campo 87. Un luogo dove finiscono tutti le salme non reclamate, perché magari il deceduto una famiglia non ce l’aveva. Ma non è questo il caso perché l’ex manager milanese aveva una moglie, anch’ella infettata dal coronavirus, ed un fratello che oggi esprime tutto il suo sdegno per quanto accaduto.

L’uomo racconta di aver appreso la circostanza della scomparsa del fratello solo tramite un passaparola perché Gianni Fossati era molto conosciuto a Bergamo. Sconvolto dalla notizia avrebbe provato a mettersi in contatto con l’ospedale per ricevere conferma della morte, riporta Il Mattino, e dalla struttura sarebbero giunte delle spiegazioni che lo informavano del fatto che la moglie era stata resa edotta dell’accaduto. Confermata la morte, dunque, avrebbe avuto inizio un ulteriore strazio per il fratello di Gianni Fossati che si sarebbe dovuto mettere ad indagare su dove fosse stata trasportata la salma.

Stando a quanto riporta Il Mattino, dilaniato dal dolore l’uomo si sarebbe rivolto direttamente al sindaco di Milano, Beppe Sala, per chiedere aiuto e sapere il luogo in cui si trovavano i resti del suo caro. Esperito ogni possibile tentativo di avere informazioni avrebbe ricevuto una risposta nella quale il Comune di Milano lo informava che l’amato fratello Gianni era stato sepolto d’ufficio il 4 aprile, nel campo 87 nella fossa 23.

Una notizia che ha sconvolto l’uomo il quale avrebbe rilasciato delle dichiarazioni in cui ha espresso tutta la sua rabbia: “È un’offesa gravissima – riporta Il Mattinoche un uomo muoia e venga sepolto senza che la famiglia sappia alcunché. È inaccettabile che un fratello, un marito, uno zio venga seppellito, come se la famiglia si fosse disinteressata alla salma e al suo percorso dopo la morte. Siamo stati trattati come clandestini”.

Leggi anche —> Il profilo di chi muore di Coronavirus: uomo e con tre patologie

Storie come quelle di Gianni Fossati, purtroppo, pare non siano casi isolati. In questo periodo d’emergenza, infatti, numerose sono state le famiglie informate del decesso e della sepoltura dei propri cari solo dopo molti giorni.

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici sulle nostre pagine FacebookInstagram e Twitter.

Impostazioni privacy