Durante la pandemia la Caritas ha assistito 450mila persone

Durante la pandemia la Caritas ha assistito 450mila persone
Mamma e figli al tramonto (foto Pixabay)

Tra il mese di marzo e il mese di maggio di quest’anno la Caritas ha assistito quasi 450mila persone.

Si tratta nel 34% dei casi di nuovi poveri e nel 61,6% di cittadini italiani.

Questi i dati della Caritas, organismo pastorale della Cei, che si occupa di assistere persone e famiglie in difficoltà e ha al suo interno anche osservatori della povertà e delle risorse con lo scopo dichiarato di “rilevare sistematicamente le situazioni di povertà, disagio e vulnerabilità sociale, nonché il sistema di risposte messo in atto per contrastarle” come si legge sul sito.

Non stupisce che il 34% degli assistiti sia rappresentato da c.d. “nuovi poveri” dato che uno dei problemi più trasversali riguardante sia le famiglie sia le imprese è, in questo momento, quello della mancanza di liquidità.

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I bisogni di chi è in difficoltà

Durante la pandemia la Caritas ha assistito 450mila persone
Zuppa (foto Pixabay)
Tra le attività che svolge la Caritas c’è molto di più della distribuzione gratuita di alimenti, che pur serve moltissimo a evitare che la povertà diventi estrema.
Infatti, la Caritas finanzia con i fondi diocesani attività come il supporto alla didattica o allo smart working, alla cura di problemi piscologici e relazionali, aiuti per pagare affitti, mutui o bollette.
Spiega Caritas sul proprio sito: “Rispetto alla situazione ordinaria nell’attuale fase il 95,9% delle Caritas partecipanti al monitoraggio segnala un aumento dei problemi legati alla perdita del lavoro e delle fonti di reddito, mentre difficoltà nel pagamento di affitto o mutuo, disagio psicologico-relazionale, difficoltà scolastiche, solitudine, depressione, rinuncia/rinvio di cure e assistenza sanitaria sono problemi evidenziati da oltre la metà delle Caritas”.
Ma non sono gli unici problemi rilevati.
Infatti, secondo Caritas attanagliano molti i problemi burocratici e amministrativi, le disabilità o gli handicap, la mancanza di alloggio, la diffusione dell’usura e dell’indebitamento, la violenza e i maltrattamenti in famiglia, le difficoltà a mantenere un contatto con parenti o congiunti in carcere, la diffusione del gioco d’azzardo.
Durante la pandemia la Caritas ha assistito 450mila persone
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