Madre a processo: faceva abusare i suoi tre figli per denaro

Una madre sta affrontando un processo a Siracusa con l’accusa di aver acconsentito ad abusi dei propri figli di 3,4 e 7 anni per esigue somme di denaro.

nipotina Bambina violenza
(Counselling – Pixabay)

Emergono macabri dettagli da un processo che si sta celebrando a Siracusa e che vede imputati la madre di tre bambini, un carabiniere ed il consuocero della donna. Secondo le testimonianze in tribunale e le indagini dei militari dell’Arma, la donna avrebbe permesso a tre uomini, tra cui il carabiniere alla sbarra, di abusare dei propri figli in cambio di esigue somme di denaro che non avrebbero superato i 20 euro. Teatro degli abusi, avvenuti nel 2014, sarebbe stato un locale che era stato ribattezzato come “la cantina“. A far emergere quanto accadeva sarebbero state le stesse vittime grazie all’aiuto di alcuni adulti che le hanno assistite dopo l’allontanamento dalla famiglia.

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Siracusa, faceva abusare dei figli piccoli per esigue somme di denaro: madre a processo

Tribunale martina rossi
(Getty Images)

Una madre avrebbe permesso a tre uomini di abusare dei propri figli; tre bambini di 3, 4 e 7 anni, in cambio di alcune piccole somme di denaro, che non andavano oltre i 20 euro. Questo quanto emerge, come riporta Fanpage, da un processo che si sta celebrando a Siracusa.

Alla sbarra degli imputati ci sarebbero la madre delle tre vittime, un maschietto e due femminucce, un carabiniere, che sarebbe tra i tre accusati degli abusi, ed il consuocero della donna, ossia il padre della ragazza che conviveva con il quarto figlio della donna, il più grande. A raccontare alcuni dettagli sui terribili episodi sarebbero stati i testimoni al processo, tra cui educatori e genitori affidatari dei piccoli. Questi ultimi, una volta scoperti gli abusi dagli inquirenti, erano stati trasferiti in una struttura di accoglienza. Proprio qui, dopo l’allontanamento dalla famiglia, le tre piccole vittime, con il supporto degli adulti, hanno cominciato a raccontare quanto accadeva in quella che loro stessi chiamavano “la cantina“. Un locale della donna, dove si sarebbero consumate le violenze, che sarebbero anche state fotografate da un uomo anziano, deceduto da tempo.

Stando alle indagini dei carabinieri scattate nel 2018, a quattro anni di distanza dai fatti, la madre avrebbe permesso tali abusi per cercare di affrontare le sfavorevoli condizioni economiche nelle quali versava. In tal modo, riferisce Fanpage, avrebbe percepito dai presunti abusatori delle piccole somme di denaro.

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Amanda sorvegliante
(foto dal web)

Le testimonianze a processo, secondo l’avvocato del carabiniere imputato, sarebbero discordanti, circostanza a cui si affiancherebbe l’ammanco di alcune registrazioni per cui sono state chieste spiegazioni al pubblico ministero. La prossima udienza del dibattimento, riporta Fanpage, è stata fissata a metà del prossimo mese.

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