Mangia omogenizzati per 14 anni: l’incredibile storia di Alessandro

Uno stile di vita alimentare sedentario, condotto per anni porta a disturbi psicofisici. La storia di Alessandro, viziato da un’abitudine decisamente assurda

omogenizzato Alessandro
Omogenizzato – foto dal web

Nella vita di tutti i giorni adattarsi ad uno stile alimentare piuttosto scarno può essere voce in capitolo per tanti soggetti obesi o con particolari intolleranze genetiche.

Nella maggior parte dei casi, soprattutto nelle ragazze di oggi, questo stile di vita, adottato con la crescita personale aumenta i fattori di rischio a livello psicologico. Il paziente interessato potrebbe subire uno stress mentale al quale si abituerebbe e difficilmente ne uscirebbe fuori.

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In questi casi occorre l’aiuto di un medico specialista, in grado di riportare la vita del soggetto, di nuovo in “pasto” alla normalità. Il quotidiano la Repubblica nelle scorse ore ha raccontato di una storia che ha davvero dell’incredibile. Si tratta del caso di Alessandro, un adolescente che abbraccia appieno i concetti, sopra enunciati.

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Un evento di rara attendibilità: il caso di Alessandro

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La storia di Alessandro è un evento molto raro nella realtà di oggi. Si tratta della storia incredibile di un ragazzo adolescente, che per ben 14 anni ha ingerito solo omogenizzati.

Questa sua speciale dieta, applicata sin dalla nascita è un particolare disturbo selettivo, che ha avvolto la vita di Alessandro. l’oggi quindicenne ha accompagnato il pasto principale dell’omogenizzato con minestre, frullati e nient’altro.

Alessandro con la crescita e la maturità ha iniziato a sentirsi a disagio, rinunciando ai momenti di convivialità con gli amici, in quanto il suo stomaco non riusciva ad accettare cibi consistenti e dalla grande varietà di gusti.

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Il problema del ragazzo era proprio quello di assaporare le pietanze, in tutte le loro caratteristiche di sapore. Finchè un giorno, preso consapevolezza del problema decide di affrontarlo con tenacia, coraggio e con l’aiuto di un medico specialista.

“Non riuscivo neanche io a capire perchè non masticavo. Era come se avessi un blocco, un tremolio alla bocca, se solo pensassi di poter ingerire qualcosa di più consistente”. Così ha raccontato Alessandro durante una sua lunga intervista.

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Oggi l’adolescente è in netta ripresa dopo aver affrontato vari reparti dell’ospedale, con l’obiettivo di assaporare per la prima volta la normalità e ripresentarsi quanto prima alla vita, completamente rigenerato.

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