Tragedia in carcere, 22enne si suicida: violentato per anni da un imprenditore

Ennesima tragedia in un carcere italiano, dove un 22enne si suicida. Stando alle testimonianze, soffriva di una grande depressione: per anni era stato violentato da un imprenditore

Carcere
Carcere (foto da Getty Images)

È tragedia nel carcere di Brescia, dove un giovane senegalese è morto suicida. Trasferito nella struttura lo scorso venerdì, il giovane soffriva di una grande depressione, diagnosticata dagli stessi medici. Dai suoi racconti, per anni sarebbe stato vittima di un imprenditore locale, che offriva soldi e vestiti in cambio di prestazioni sessuali.
Si indaga sull’accaduto.

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Suicidio nel carcere di Brescia, si indaga sul movente

Violenza
Violenza (foto da Getty Images)

Il giovane senegalese che si è tolto la vita aveva solo 22 anni: era stato trasferito nel penitenziario di Brescia lo scorso venerdì 2 ottobre. Le accuse si legavano a reati di droga, e al fatto che il ragazzo non si era presentato presso i medici che lo stavano curando. Come dichiarato da quest’ultimi, infatti, il 22enne soffriva di una depressione molto grave. Si sta ancora indagando sulle dinamiche dell’accaduto: attualmente, non sono state confermate né la data né le circostanze del suicidio.

La storia del giovane senegalese suggerisce dettagli importantissimi per scovare le motivazioni che lo avrebbero condotto al gesto estremo. Il ragazzo, caduto in una grave depressione, aveva raccontato di essere stato per anni vittima di un imprenditore locale. Quest’ultimo lo avrebbe violentato in più di un’occasione, offrendogli in cambio soldi e vestiti. Un racconto raccapricciante su cui, stando alle fonti, la procura di Brescia stava già indagando.

Manette
Manette (foto da Getty Images)

Il senegalese, dopo aver offerto per molto tempo prestazioni sessuali all’uomo, avrebbe alla fine trovato il coraggio di denunciarlo. Tuttavia, l’essersi “liberato” del mostro non aveva comunque potuto sopperire al dolore per le violenze subite. Ecco le ragioni per cui il giovane si era rivolto a dei medici, che si stavano occupando del caso.

Quello appena denunciato non è l’unico caso di suicidio avvenuto nelle carceri italiane. Solo nel 2018, i detenuti che si sono tolti la vita sono stati ben 67, a fronte dei 53 del 2019.
Dati allarmanti, dunque, che sicuramente testimoniano una situazione ben più grave a monte.

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