Omicidio- trascorre 300 giorni in carcere, era innocente

Un imprenditore vesuviano ha trascorso 300 giorni in carcere accusato di un omicidio che non ha mai commesso. Assolto definitivamente.

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(ErikaWittlieb da Pixabay)

Un imprenditore vesuviano, condannato in primo grado a 30 anni di reclusione con l’accusa di omicidio premeditato e aggravato dal fine camorristico, era innocente. Il delitto in questione sarebbe l’omicidio di Luigi Borzacchiello, avvenuto ad Afragola il 9 dicembre del 2006. Finisce al centro delle indagini e viene, ingiustamente, arrestato nel 2012.

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Innocente accusato di omicidio, cosa lo ha incastrato

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(Marcello Rabozzi da Pixabay)

L’imprenditore vesuviano ha dei legami di parentela con alcuni soggetti ritenuti responsabili dell’assassinio. L’accusa nei suoi confronti si sarebbe basata su delle intercettazioni a riguardo delle quali il giudice non ha dubbi, sono da attribuire all’imputato. Viene condannato in primo grado a 30 anni di reclusione dovendo anche un risarcimento alla Provincia per i danni all’immagine arrecati dall’episodio criminale.

Dopo aver trascorso due anni, due mesi e dieci giorni in prigione da innocente, ecco che si va in Appello. L’avvocato penalista Marianna Febbraio riesce a scardinare la prova principale, ovvero l’intercettazione telefonica. Il processo, dunque, si riapre e si  effettua una nuova valutazione degli atti ed elementi di prova. La perizia fonica che era apparsa tanto decisiva e fondamentale all’epoca della prima accusa, viene riesaminata e, grazie all’avvocato penalista, solo ora ci si rende conto della confusione delle voci e dell’impossibilità di ricondurre anche solo una frase intercettata all’imprenditore condannato per omicidio.

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(succo da Pixabay)

Cadono, finalmente, le accuse nei confronti dell’imprenditore innocente che viene, così, assolto in Corte di Assise d’Appello. Gli assegnano anche un risarcimento per ingiusta detenzione di 188.656 euro.

Non si può nemmeno immaginare cosa possa provare un uomo tradito dalla sua stessa società, dalla giustizia in cui lui stesso ha sempre riposto fiducia. Rinchiuso per anni in una cella consapevole della sua innocenza. Purtroppo gli errori giudiziari accadono, rischiando di rovinare per sempre la vita di una persona. Troppo spesso dimentichiamo che quando si può fare qualcosa, dovremmo fare qualcosa.

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