Vite al Limite. Jeanne Covey abbandona e denuncia il programma. Il motivo

Vite al Limite. La trasmissione in onda su Real Time, segue le vicende di pazienti patologicamente obesi. La storia di Jeanne Covey 

Vite al Limite
Jeanne Covey – foto dal web

Nell’ undicesima puntata di Vite al Limite incontriamo una donna di 39 anni originaria di Big Sandy (Texas), arrivata al peso straordinario di 319 kg. Il suo nome è Jeanne Covey .

Come la maggior parte delle persone che hanno partecipato allo show, anche Jeanne ha un passato difficile alle spalle che l’ha portata ad avere una malsana dipendenza dal cibo.  Come ha raccontato sua madre Barbara, Jeanne aveva solo cinque anni quando ha iniziato a rubare di nascosto snack poco sani. Da bambina fu molestata dal compagno dell’epoca della madre e il cibo divenne ulteriormente la sua unica fonte di conforto e sostegno.

 

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Viveva in condizioni disastrose, in una casa dove la situazione igienica era raccapricciante, insieme a sua madre, suo padre ( affetto da una grave malattia mentale) e ben 9 cani.

Ha deciso quindi di andare a Houston, seguire il programma del chirurgo bariatrico Nowzaradan e cambiare la sua esistenza. Dopo un difficile inizio per adattarsi alla rigida dieta che le venne proposta, Jeanne sembrava aver imboccato la strada giusta. Aveva perso i primi chili ma le cose sono precipitate rovinosamente.

Vite al Limite. Cosa è successo a Jeanne

Barbara, sua madre, si è dovuta sottoporre ad un intervento chirurgico. Inoltre, non avendo più avuto notizie dal padre per molto tempo, Jeanne ha deciso di chiamare qualcuno perchè verificasse le condizioni dell’uomo. Purtroppo è stato trovato privo di vita, sdraiato nel letto della propria casa.

Questi due fattori combinati hanno scatenato una crisi molto profonda nella donna che ha deciso di lasciare il programma dopo 6 mesi. Non sapendo a chi lasciare i suoi cani dopo il decesso del padre, ha scelto di non tornare a Houston. Poco attiva sui social, si presume che abbia continuato a predere peso con le proprie forze. Tuttavia, Jeanne è la quinta partecipante ad aver citato in giudizio Vite al Limite. Perché? Afferma che la società di produzione non ha mantenuto le promesse di pagare le spese mediche e hanno costretto lei e sua madre a continuare le riprese per lo show anche quando non volevano.

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