Figli a casa: smartworking, congedi e ferie per i genitori dipendenti

Se i figli sono a casa perché in quarantena oppure svolgono la c.d. “dad” oppure ancora la scuola è chiusa a causa della pandemia i genitori hanno diritto di assentarsi? Come destreggiarsi tra smartworkng, congedi, ferie e permessi?

Figli a casa: smartworking, congedi e ferie per i genitori dipendenti
Bambini con la mascherina (foto Pixabay)

Se i figli sono a casa in quarantena il genitore ha tre possibilità concrete per conciliare lavoro e esigenza di cura famigliare: in primis il c.d. smartworking, che fino a fine anno è ancora “libero” dai lacci della normativa introdotta con la Legge istitutiva.

Tuttavia, tale opzione è praticabile soltanto se in effetti le mansioni svolte lo permettono.

La seconda opzione è affidare la cura dei figli in quarantena  all’altro genitore.

Se anche questa possibilità è da escludersi esiste la possibilità residuale di fruire del congedo.

Questa misura, che durante in lockdown è stata introdotta in alternativa con il bonus baby sitting, è stata prorogata fino alla fine dell’anno dalla legge di conversione ìdel Dl Agosto.

In pratica, dal 9 settembre ogni lavoratore subordinato può fruirne per periodi di assenza dovuti alla quarantena dei figli, anche più di una volta. Ovviamente la retribuzione erogata (pagata dall’Inps) sarà però dimezzata.

Se però le mansioni consentono lo smartworking oppure l’altro genitore può lavorare in modalità agile tale congedo non è erogabile.

Incompatibile con il congedo anche la cassa integrazione a zero ore, la disoccupazione o lo stesso congedo fruiti dall’altro genitore.

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I figli a casa e i limiti del sistema

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Figli a casa: smartworking, congedi e ferie per i genitori dipendenti
Bambino al risveglio (foto Pixabay)

 

Tra i temi più controversi c’è quello relativo allo scenario che si apre nel caso in cui i figli siano a casa perchè le lezioni avvengono a distanza oppure la scuola (o una sua parte) ha chiuso temporaneamente.

Infatti, al momento in questi casi non è previsto un diritto in capo al lavoratore di lavorare in samrtworking ovvero di fruire del congedo al 50%.

Inoltre, per poter fruire dello smartworking o del congedo al 50% è necessario che il contagio del figlio per il quale la Asl ha disposto la quarantena sia avvenuto a scuola o svolgendo attività sportive, in palestre, piscine, centri o circoli sportivi pubblici o privati. Sembrerebbe quindi che i contagi avvenuti in luoghi diversi non diano diritto a quanto sopra.

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Figli a casa: smartworking, congedi e ferie per i genitori dipendenti
Famiglia (foto Pixabay)

Tra i vari limiti del sistema, oltre alla quantificazione al solo 50% della retribuzione per il genitore che non possa prestare la propria attività in smartworking o che non possa affidarsi ad altri, compreso l’altro genitore, c’è anche la disparità che si genera fra i lavoratori all’interno di una medesima realtà aziendale.

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