Covid, nuove linee guida per le cure a casa: quali sono i farmaci previsti

Il ministero della Salute ha lavorato ad una bozza di Protocollo, attraverso cui fornirà nuove linee guida per i medici di famiglia. Ecco quali sono i farmaci da utilizzare nella cura domestica del Covid

Vaccino Covid
Vaccino Covid (pixabay foto di fernando zhiminaicela)

Appena avallate le nuove linee guida per la cura dei pazienti Covid: gli interessati sono i medici di famiglia. Il ministero della Salute, organo comprendente Franco Locatelli – presidente del Consiglio superiore di Sanità -, ed altri membri del Comitato tecnico Scientifico, ha indicato anche quali farmaci si devono usare per le cure domestiche. Tra questi, paracetamolo, antinfiammatori e, nelle situazioni più estreme, il cortisone.

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Covid, i farmaci prescritti per le cure a casa

Covid, medici
Covid, medici (Getty Images)

Il ministero della Salute ha provveduto alla stesura di una bozza di Protocollo per i pazienti in cura a casa, la quale “ha come obiettivo la diminuzione della pressione sugli ospedali“. Questa suddivide i pazienti affetti da Covid in varie categorie, a seconda della gravità della loro condizione. Inoltre, i farmaci che i medici di famiglia sono tenuti ad utilizzare vengono diversificati.

Il paracetamolo, primo fra questi, viene somministrato in caso di sintomi febbrili. Gli antinfiammatori, invece, entrano in campo quando il quadro clinico è in via di peggioramento. In ultimo, il cortisone è invece previsto solo in situazioni di emergenza, così da non intaccare le difese immunitarie del malato. Inoltre, è prevista l’Eparina per coloro che accusano problemi nel muoversi.

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Farmaci
Farmaci (Getty Images)

Nella bozza predisposta dal ministero della Salute, sono state istituite anche diverse “fasce di gravità” per i pazienti in cura a casa. I meno gravi sono coloro che manifestano soltanto i sintomi febbrili. Più seria è invece la situazione di chi presenta anche dispnea, e alterazioni radiologiche per quel che riguarda la polmonite. Critici sono invece quei pazienti in cui l’ossigenazione del sangue è al di sotto dei valori normali, ed in cui sono presenti infiltrazioni polmonari.

Le linee guida del ministero della Salute debbono servire ai medici di famiglia per valutare la condizione di ogni singolo malato, e per ridurre così il sovraffollamento negli ospedali. Una presa di posizione fortemente voluta anche dal sindacato dei medici italiani (Smi), che da tempo richiedeva maggiori chiarimenti in merito ai protocolli da attuare.

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