Coronavirus, il CEO di Moderna: “dovremo conviverci per sempre”

Quasi un anno dall’inizio della pandemia. Eppure, la malattia infettiva continua a circolare. Le previsioni degli esperti.

La pandemia SARS-CoV-2 è iniziata quasi un anno fa e il laboratorio americano Moderna ha sottolineato che il mondo dovrà conviverci “per sempre”. Il Coronavirus? “Circolerà per sempre.” Lo ha dichiarato il CEO di Moderna, Stéphane Bancel; a sua detta, la malattia pandemica è inarrestabile e la sua diffusione, nonché rapida evoluzione, è davvero difficile da arrestare in maniera definitiva. In aggiunta, l’amministratore delegato della nota società americana di biotecnologie ha riferito che il virus “continuerà a essere presente”, ma probabilmente con livelli di contagiosità meno aggressivi rispetto alle mutazioni registrate fino a oggi all’interno della Proteina Spike; altrimenti detta Proteina S.

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“Non se ne andrà. Dovremo conviverci”: per il CEO la pandemia virale diventerà cronica

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Lo ha detto e ribadito il CEO francese del colosso biotech, Stéphane Bancel, durante un panel alla trentanovesima conferenza annuale sull’assistenza sanitaria: JPMorgan Healthcare Conference. Anche il capo della società di biotecnologie, il cui vaccino è stato il secondo approvato da Stati Uniti ed Europa, si unisce agli esperti che profetizzano una potenziale cronicità del virus: secondo loro, il Covid-19 potrebbe divenire presto una vera malattia endemica. In merito, esistono già quattro coronavirus endemici in tutto il mondo, ma non sono così contagiosi o mortali come il Covid-19, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

In un anno si sono registrate numerose varianti Covid-19, il cui grado di infettività ha sin da subito messo in allerta gli esperti. Il notiziario CNBC ricorda che al momento i funzionari sanitari dovranno costantemente monitorare le nuove varianti di SARS-CoV-2. I nuovi rintracciamenti sulle nuove mutazioni nella Spike Protein consentiranno ad accomodare di conseguenza le cure mediche e le campagne vaccinali. La questione dei nuovi ceppi del Covid-19, e della loro presunta maggiore pericolosità, è al centro delle discussioni attuali. Le più recenti sono quella britannica e quella sudamericana; senza dimenticare la neonata, terza mutazione brasiliana. Tutte le varianti sono ancora in fase di analisi.

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Moderna ha inoltre sottolineato che il proprio vaccino potrebbe fornire all’organismo una protezione contro il coronavirus di almeno un anno. La celebre casa farmaceutica sta ancora sperimentando la possibilità di ampliare il numero di dosi a tre; un’estensione che favorirà il prolungamento della durata dell’immunità.

Fonte CNBC

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