Siccità in esponenziale aumento: l’allarme degli esperti

Secondo un recente studio la siccità coinvolgerà quasi il 10% della popolazione mondiale: la carenza d’acqua, a causa del cambiamento climatico, potrebbe sconvolgere due terzi del Pianeta.

Siccità studio cambiamento climatico
(Getty Images)

Sbaglia chi crede che il problema della siccità riguardi esclusivamente i Paesi africani o comunque quelli a ridosso della fascia equatoriale. L’errore consisterebbe nel non aver valutato le proiezioni che parlano di una carenza d’acqua permanente in costante aumento tanto da potenzialmente coinvolgere quasi il 10% della popolazione mondiale.

Questo quanto scoperto da un recente studio all’interno del quale dei ricercatori, prendendo in considerazione un lasso di tempo di 125 anni, hanno ricostruito 27 modelli idrogeologici climatici globali.

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Siccità, il numero dei soggetti che rimarranno privi d’acqua è destinato ad aumentare

Getto d'acqua
(kalhh da Pixabay)

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Se adesso il numero degli abitanti del Pianeta colpiti da siccità è pari al 3% della popolazione mondiale, a breve termine si potrebbe assistere ad un aumento pari al doppio. Ed infatti, secondo un recente studio le stime parlano purtroppo del raggiungimento del 7% -8%.

All’interno del rapporto, riporta la redazione del The Edition, tra la sempre più crescente richiesta d’acqua ed il cambiamento climatico il destino è segnato: due terzi del Pianeta potranno patire il problema.

Il coordinatore dello studio, Yadu Pokhrel, professore di ingegneria civile e ambientale di Ingegneria presso la Michigan State University, ha commentato quanto scoperto. “Sarà crescente il numero di soggetti che patiranno la siccità estrema se il riscaldamento globale continuerà a galoppare – riporta The Editioncome sta avvenendo adesso. Senza dimenticare che sempre allo stato attuale, anche la gestione delle risorse idriche sarebbe critica“. L’esperto ha, poi, proseguito affermando che ove la mancanza d’acqua adesso è un problema, con un aggravamento ulteriore del quadro vi saranno sproporzionati effetti devastanti. La siccità, inoltre, ha aggiunto Yadu Pokhrel andrà ovviamente ad intaccare anche il comparto agricolo ed alimentare, spingendo alla migrazione la popolazione delle aree rurali che si andranno a riversare nei centri urbani, aumentando la pressione. Per non parlare poi dei conflitti fra uomini per l’accaparramento della risorsa.

Sui risultati dello studio si è espresso anche Farshid Felfelani, ricercatore, che ha spiegato come vi sarà anche una consistente riduzione dello stoccaggio naturale dell’acqua. Quest’ultimo, definito anche come TWS, è il quantitativo di H2O presente all’interno dei ghiacci, dei fiumi dei laghi, nelle falde, e contribuisce, ovviamente all’approvvigionamento idrico globale. È il TWS a dettare le disponibilità delle acque.

Il professor Pokhrel, sul punto, ha dichiarato che ad oggi nessuno si era concentrato su quanto il climate change avrebbe inciso sullo stoccaggio naturale delle acque. Il loro è uno studio all’avanguardia.

Come è stato condotto lo studio

I ricercatori hanno basato i loro studi su 27 differenti modelli di simulazione valutando un arco temporale relativamente ampio: 125 anni. Si sono avvalsi di un piano di modellazione globale chiamato Inter-Sectoral Impact Model Intercomparison Project.

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Terra arida
(Getty Images)

I risultati hanno concesso di valutare non solo quello che è lo scenario futuro, ma anche di prendere in considerazione quelle che dovrebbero essere le politiche da adottare per poter scongiurare la catastrofe.

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