Covid-19, il bollettino del 25 ottobre: 2.535 nuovi casi e 30 decessi

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, lunedì 25 ottobre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.

Bollettino coronavirus mappa regione
(Ministero della Salute)

Sul sito del Ministero della Salute è stato appena pubblicato il bollettino odierno relativo all’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia. Secondo i dati di oggi, i casi di contagio complessivi sono saliti a 4.743.720 con un incremento rispetto a ieri di 2.535 unità. Torna in calo il numero dei soggetti attualmente positivi che risultano essere 74.654 (-121), così come quello dei ricoveri in terapia intensiva: 338 in totale e 3 in meno di ieri. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza sono 4.537.210, ossia 2.626 in più di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 30 decessi che hanno portato il bilancio delle vittime totale a 131.856.

La Provincia Autonoma di Bolzano, si legge nelle note, ha comunicato che 7 dei 22 nuovi positivi riportati in data odierna derivano da test antigenici confermati da test molecolare.

Covid-19, bollettino: i numeri in Italia di domenica 24 ottobre

Stando al bollettino diramato nella giornata di ieri, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano 4.741.185.

Coronavirus
(Getty Images)

In aumento i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 74.775, così come i pazienti in terapia intensiva: 341 in totale. I guariti salivano a 4.534.584. Purtroppo, si aggravava il bilancio delle vittime che portavano il totale a 131.826.

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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 23 ottobre

Secondo l’aggiornamento fornito nel pomeriggio di sabato, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 4.737.462. In aumento i soggetti attualmente positivi che erano pari a 74.016. Diminuivano i ricoveri in terapia intensiva che contavano 338 pazienti. Il dato dei guariti era arrivato a 4.531.644, mentre il totale delle vittime raggiungeva le 131.802 unità.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 23 ottobre: i dati della pandemia di oggi in Italia

Vaia, terza dose vaccino Covid: l’allarme lanciato dal direttore dello Spallanzani

Il professore Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani di Roma, ha parlato dell’attuale quadro epidemiologico italiano. In un’intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero, avrebbe espresso il suo parere su numerosi aspetti. In primis sui monoclonali. Il professore sul punto ha affermato che a breve verranno pubblicati i dati sullo studio condotto all’interno della sua struttura. Attualmente la terapia a base di questi anticorpi viene somministrata in maniera preventiva ai soggetti immunodepressi così come la terza dose del vaccino. Sarebbe questa l’unica arma per sconfiggere il virus. Per tutto il resto della popolazione invece si deve spingere per le dosi booster.

In ordine alla terza dose il professor Vaia ha voluto lanciare un avvertimento: la somministrazione deve avvenire in tempi rapidi, la scienza poi dirà se sarà necessaria per tutta la popolazione o andrà riservata solo agli over 60.

Tuttavia il vero problema, ha chiosato l’intervista a Il Messaggero, sarebbe un altro: ossia che una parte importante di popolazione non è ancora vaccinata neppure con prima dose.

Gran Bretagna, spunta ipotesi Green Pass: troppi contagi

Il quadro epidemiologico della Gran Bretagna – purtroppo- segue l’andamento generale. Boom di contagi quotidiani che impensieriscono il Governo avrebbero condotto, quindi, quest’ultimo a pensare ad un nuovo piano. Stando a quanto riferisce la redazione di Rai News, si starebbe ipotizzando anche Oltremanica, l’introduzione del Green Pass.

Boris Jhonson dopo le accuse mossegli dal Parlamento – il quale lo ha additato come responsabile di una gestione dell’epidemia totalmente fallimentare- starebbe pensando di correre ai ripari attraverso nuove chiusure e l’introduzione di passaporti vaccinali per accedere in luoghi al chiuso. Come anche potrebbe essere reintrodotto l’uso della mascherina in alcuni contesti.

Dal mese di luglio in Gran Bretagna erano state eliminate tutte le restrizioni, purtroppo però l’avanzare della variante Delta il mix è stato deleterio. Nonostante la campagna vaccinale sia iniziata molto presto, l’assenza di misure di prevenzione ha relegato nuovamente il Paese in una condizione emergenziale tanto che adesso il numero dei contagi e dei decessi starebbe raggiungendo i massimi storici dall’inizio della pandemia.

Soltanto nella giornata di ieri, scrivono i colleghi di Rai News, sarebbe giunto un primo segno di flessione della curva. Ed infatti, dopo 11 giorni in cui i contagi superavano le 40mila unità, la soglia sarebbe scesa. Così come a calare anche i decessi: 72 in 24 ore, rispetto ai 135 di ieri. Non mostrano segni di variazione, invece, i ricoveri.

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