Coronavirus, il bollettino del 26 novembre: 13.686 nuovi casi e 51 morti

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, venerdì 26 novembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

Bollettino coronavirus mappa regione
(Ministero della Salute)

Appena pubblicato il bollettino relativo all’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia. Secondo l’aggiornamento del Ministero della Salute, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza sono 4.982.022 con un incremento rispetto a ieri di 13.686 unità. In crescita anche il numero dei soggetti attualmente positivi che ammonta a 172.618 (+6.020), così come quello relativo ai ricoveri in terapia intensiva: 606 in totale e 18 in più di ieri. I guariti sono 4.675.867, ossia 7.610 in più di ieri. Purtroppo ai aggrava il bilancio dei decessi con 51 vittime registrate nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 133.537.

La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato dal totale dei positivi 4 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Anche il Friuli Venezia Giulia ha sottratto 1 caso a seguito di un test positivo rimosso dopo revisione del caso. La Sicilia specifica che i decessi comunicati in data odierna sono da attribuirsi ai giorni scorsi.

Coronavirus, bollettino: i numeri nella giornata di giovedì 25 novembre

Coronavirus
(Getty Images)

Secondo i dati diramati nella giornata di ieri, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano 4.968.341. Salivano ancora i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 166.598, così come i pazienti in terapia intensiva che risultavano essere 588. I guariti complessivi erano 4.668.257. Il bilancio totale delle vittime saliva a 133.486.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 25 novembre: 13.764 nuovi casi e 71 decessi

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 24novembre

Mercoledì, è stato pubblicato sul sito del Ministero della Salute il bollettino sull’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Stando ai dati, i casi di contagio complessivi ammontavano a 4.954.585. In crescita i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 159.317 ed i ricoveri in terapia intensiva: 573 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 4.661.853. Purtroppo, si aggravava il bilancio delle vittime in Italia che raggiungeva il totale di 133.415.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 24 novembre: 12.448 nuovi casi di contagio e 85 vittime

Monitoraggio settimanale, il quadro dell’Iss: i valori in salita

Anche questa settimana l’Iss in uno al Ministero della Salute ha pubblicato il monitoraggio sull’epidemia da Covid in Italia. Il trend rispetto ai rapporti precedenti è rimasto invariato. Purtroppo l’incidenza dei casi starebbe nuovamente aumentando passando a 125 ogni 100mila abitanti a fronte dei 98 della scorsa. Stabile l’Rt che muove di veramente poco il suo valore passando da 1,21 a 1,23 e rimanendo, quindi, sotto la soglia epidemica.

A preoccupare sono i tassi di occupazione dei pazienti covid nelle strutture sanitarie. All’interno delle terapie intensive – purtroppo – sarebbe salito al 6,2% rispetto al 5,3% registrato la scorsa settimana. I reparti ordinari sarebbero cresciuti di un netto punto percentuale arrivando all’8,1%.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Monitoraggio settimanale, il quadro dell’Iss: i valori in salita

Covid, nuova variante sudafricana: trema la comunità scientifica

Che altre varianti, dopo la Delta, si sarebbero manifestate era cosa certa. La comunità scientifica, sul punto, era stata chiara. Il momento è arrivato. Stando a quanto riporta la redazione di Rai News, dal Sudafrica una nuova mutazione starebbe incutendo non pochi timori. Per tale ragione Sudafrica, Namibia, Lesotho, Eswatini, Zimbabwe e Botswana avrebbero chiuso i propri confini.

Nello specifico questa nuova variante possiederebbe almeno dieci mutazioni, ciò significa ben otto in più rispetto alla Delta. Gli esperti, riferisce Rai News, avrebbero affermato trattarsi di “una delle peggiori viste finora” così tanto da non conoscere limite neppure nei vaccini.

Vaccino, già si parla di quarta dose in Israele: le ultime

Israele starebbe già vivendo la sua quinta ondata di epidemia, o meglio all’arrivo di una nuova pagina pandemica dettata dall’insorgere di una nuova variante. E per tale ragione avrebbe già iniziato a preventivare un’ipotesi. Non è “irragionevole” che possa servire “una quarta dose di vaccino”. Queste, riporta Il Fatto Quotidiano, Il Ministro della sanità israeliano Nitzan Horowitz. Una possibilità che si farà sempre più strada qualora i casi di contagio dovessero continuare a crescere così vertiginosamente.



Israele
è stato uno dei primi a iniziare a somministrare la dose booster e scorsa settimana ha dato il via all’immunizzazione dei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Purtroppo il quadro non è per nulla confortante, come a Tel Aviv, anche l’Europa è stretta dalla morsa del virus. In Germania e in Gran Bretagna ogni giorno continuano a registrarsi casi record di contagio e decessi.

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