Covid-19, il bollettino del 21 gennaio: 179.106 nuovi contagi e 373 morti

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi venerdì 21 gennaio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.

Bollettino coronavirus mappa regione
(Ministero della Salute)

Aggiornato, come di consueto, lo stato relativo all’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese da ormai quasi due anni. Secondo i dati dell’odierno bollettino del Ministero della Salute, i casi di contagio complessivi in Italia sono saliti a 9.603.856, ossia 179.106 in più rispetto a ieri a fronte di 1.117.553 tamponi effettuati. Salgono i soggetti attualmente positivi che ad oggi ammontano a 2.695.703 (+13.662), così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva che risultano essere 1.707 (+9). I guariti sono 6.765.590 con un incremento rispetto a ieri di 171.565 unità. Purtroppo, continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime con 373 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 142.963.

Covid-19, bollettino: i numeri nella giornata di giovedì 20 gennaio

Coronavirus
(Getty Images)

Stando alla tabella sanitaria di ieri, i casi di contagio erano saliti a 9.418.256. In crescita anche il numero dei soggetti attualmente positivi pari a 2.682.041, così come i ricoveri in terapia intensiva che ammontavano a 1.698. Le persone guarite erano 6.593.625, mentre il bilancio totale delle vittime in Italia saliva a 142.590.

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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 19 gennaio

Secondo il bollettino del Ministero della Salute di mercoledì, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano 9.219.391. Salivano anche i soggetti attualmente positivi che erano 2.626.590. In calo, invece, il numero dei ricoveri in terapia intensiva che ammontavano a 1.688. I guariti erano 6.450.596, mentre il totale delle vittime in Italia saliva a 142.205.

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Covid-19, monitoraggio settimanale Iss: cala l’indice Rt, stabile l’incidenza

L’Istituto Superiore di Sanità ed il Ministero della Salute, anche questa settimana hanno pubblicato il consueto report di aggiornamento sull’andamento dell’epidemia da Covid in Italia. Stando a quanto emerso, i dati avrebbero mostrato un timido miglioramento. In particolare sarebbe stato registrato un calo dell’Rt medio giunto a 1,31 (range 1,00 – 1,83), rispetto allo scorso rapporto dove si attestava all’1,56. L’incidenza settimanale, invece, sembrerebbe essersi stabilizzata a 2011 casi ogni 100.000 abitanti a fronte dei 1988 casi ogni 100.000 abitanti della scorsa settimana.

Dati rincuoranti che si aggiungono a quelli relativi ai posti di occupazione in terapia intensiva, il cui valore dopo tempo sarebbe tornato a scendere: 17,3%, in luogo dell’17,5% dello scorso monitoraggio.

Seppur il quadro, dunque, sembrerebbe in miglioramento l’Iss – però- invita a notare come alcune Regioni trasmesso dati incompleti, quindi è possibile che queste rilevazioni possano essere “sottostimate”.

Infine, si legge sul sito dell’Iss, sono sette le Regioni e Province autonome classificate a rischio alto, undici a rischio moderato e tre quelle considerate a basso rischio.

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Green Pass, dove non sarà obbligatorio esibirlo: il nuovo Dpcm

Dopo giorni di attesa, finalmente il Governo avrebbe firmato il Dpcm a mezzo del quale vengono individuate le attività cosiddette essenziale per il cui accesso non sarà necessario esibire il Green Pass. Con l’ultimo decreto del Consiglio dei Ministri, infatti, a partire dal 20 gennaio il certificato verde è divenuto necessario per accedere ad attività che forniscono servizi alla persona, mentre dal 1° febbraio lo sarà per quasi tutte le attività.

Resteranno escluse, riporta Sky Tg24, dall’obbligo di esibire il Green Pass quelle attività che vendono beni di prima necessità: ad esempio i supermercati, i benzinai, gli esercizi specializzati e non in articoli igienico-sanitari, farmacie e similari.

Otto giorni per uscire dalla pandemia: le parole di Walter Ricciardi

Otto giorni per uscire dalla pandemia se tutti si vaccinassero e venissero effettuati tamponi a tappeto. Questo il parere, riporta Tgcom24, di Walter Ricciardi consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza. Sembrerebbe utopia, ma in realtà è proprio quello che fa la Cina, ha spiegato il professore: per un caso di positività vengono sottoposte a persone 10 milioni di persone.


Walter Ricciardi ha poi proseguito affermando che dinnanzi alla pandemia sono due le strade che si possono decidere di percorrere. O si cerca di mitigarla, ma così facendo non si arriverà mai ad un punto di svolta. Oppure si fa contenimento. E sarebbe questa la via giusta da percorrere perché un virus come il Covid va anticipato anche a costo di assumere scelte impopolari.

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