Coronavirus, il bollettino dell’8 febbraio: 101.864 nuovi casi di contagio e 415 morti

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi martedì 8 febbraio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

Come di consueto, il Ministero della Salute ha pubblicato i dati relativi all’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia. Secondo il bollettino di oggi, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza sono 11.765.767 con un incremento rispetto a ieri di 101.864 unità a fronte di 999.095 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore.

Bollettino coronavirus mappa regione
(Ministero della Salute)

Risultano essere ancora in calo i soggetti attualmente positivi ammontano a 1.927.800 (-62.901), così come i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: 1.376 in totale e 47 in meno di ieri. I guariti salgono a 9.688.455, ossia 164.915 in più rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 415 decessi che hanno portato il bilancio totale dei morti in Italia a 149.512. 

Coronavirus, bollettino: i numeri in Italia di lunedì 7 febbraio

Coronavirus
(Getty Images)

Stando alla tabella sanitaria del Ministero della Salute diramata nel pomeriggio di ieri, i casi di contagio complessivi erano in totale 11.663.338. Proseguiva il calo dei soggetti attualmente positivi che risultavano essere 1.990.701. Scendeva anche il numero dei ricoveri in terapia intensiva: 1.423 in totale. Le persone guarite salivano a 9.523.540 mentre i decessi a 149.097. 

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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di domenica 6 febbraio

Secondo il bollettino di domenica, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano 11.621.736. Continuava a decrescere il numero dei soggetti attualmente positivi che ammontava a 2.073.248. Tornavano a salire i ricoveri in terapia intensiva: 1.431 in totale. I guariti erano 9.399.717 mentre il bilancio delle vittime totale saliva a 148.771. 

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 6 febbraio: 77.029 nuovi casi e 229 morti

Da pandemia ad endemia, Omicron potrebbe essere la chiave

Per l’immunologo Abrignani a breve il Covid diverrà endemico e si registreranno pochissimi casi di infezione. Queste le sue parole raccolte dai microfoni de Il Corriere della Sera. Il professore ha spiegato che attualmente ci troveremmo sulla “coda” della pandemia, il che significa che non è utopico pensare che a breve potremmo tornare a quella normalità persa due anni fa. Non sono mancate considerazioni sulla variante Omicron che a suo avviso sarebbe la chiave di volta per uscire dalla pandemia. Meno pericolosa della Delta la quale a sua volta non sarebbe poi neanche così rischiosa per i vaccinati. Per Abrignani è quasi improbabile che si sviluppi una variante ancor più contagiosa e soprattutto con tutti i contagi registrati si è anche innalzato il livello di immunità. Tutto questo porterà alla tanto anelata endemia.

Ma sono i vaccini la vera salvezza, ha precisato, perché solo grazie a loro che ad un esatto anno di distanza non ci sono più le stesse restrizioni. Sull’ipotesi della quarta dose il professore porta ad esempio Israele dove pare non sia servita a nulla. Ma tanto è vero ciò che l’Ema non l’ha autorizzata, per tale ragione il Green Pass è stato esteso in maniera illimitata.

Ospedale vince causa contro una famiglia, volevano solo sangue no vax

Una vicenda giudiziaria molto delicata quella che viene da Bologna. Un bimbo affetto da cardiopatia è stato ricoverato presso l’Ospedale Sant’Orsola dove avrebbe dovuto ricevere una trasfusione nel corso di un delicato intervento. I suoi familiari, però – riporta la redazione di Fanpage– avrebbero imposto però di escludere dalla lista dei donatori soggetti vaccinati. Un impasse che per essere superato ha richiesto l’intervento del giudice tutelare di Modena il quale ha dato ragione al nosocomio. A suo avviso il sangue viene fornito rispettando tutte le condizioni di sicurezza a prescindere da quale sia la sua provenienza. Pertanto, l’obiezione mossa dai genitori, i quali si appellavano a motivi religiosi, è stata rigettata.

Stop mascherine all’aperto, arriva la conferma: da quando?

Lo aveva annunciato in via ufficiosa, ora arriva la conferma. Il viceministro alla Salute Andrea Costa ha affermato che dall’11 febbraio non sarà più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto. Regola che, riporta Sky Tg24, varrà per tutte le Regioni e non solo quelle in zona bianca. Un segnale di speranza, ha chiosato Costa, per tutta la popolazione italiana.

L’11 febbraio non è una data da considerarsi casuale, ma è esattamente il momento in cui decadrà l’ordinanza con cui il Governo, a ridosso delle festività natalizie, aveva imposto l’obbligo. Nessuna ulteriore, proroga, quindi.

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