Caso Denise Pipitone, l’ex pm Angioni non ritratta: la rivelazione

L’ex pm Maria Angioni non ritratta e conferma le sue precedenti dichiarazioni sulle presunte relazioni tra forze dell’ordine e associazioni malavitose.

Resta ferma nelle sue dichiarazioni l’ex pm Maria Angioni. La sua ultima confessione arriva durante la terza udienza del processo per false dichiarazioni al pubblico ministero con riferimento al caso freddo di Denise Pipitone. Sono trascorsi 18 anni dalla sparizione della piccola Denise, la bimba di quasi 4 anni, svanita nel nulla mentre si trovava nei pressi dell’abitazione della nonna materna a Mazara del Vallo, Trapani: l’Italia e il mondo ricorda quel tragico 1° settembre 2004.

Caso Denise Pipitone: l'ex pm Angioni non ritratta e confessa
Tribunale (Getty Images

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Terza udienza a Maria Angioni:

 

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I presunti contatti tra forze della Polizia e malavita sono state confermate dall’ex pm Maria Angioni durante la terza udienza del processo che la accusa di falsa testimonianza nell’ambito dell’inchiesta sulla sparizione della piccola Denise. Dopo chiusure a singhiozzo, il fascicolo è stato nuovamente riaperto la scorsa estate, ma anche questa volta le indagini si sono concluse in un nulla di fatto: ancora nessuna certezza o evidenza empirica utile a rintracciare la bimba. La vicenda non ha una definizione formale: omicidio o rapimento, la natura del giallo è indeterminata e il caso resta tutt’oggi un grande mistero.

Mentre la Procura annuncia di non abbandonare il caso, affermando il suo impegno nel prosieguo delle indagini; in aula continua il processo parallelo e collegato alla sparizione della piccola. L’ultimo aggiornamento riguarda il rifiuto dell’ex pm di Marsala, Maria Angioni, a ritrattare le sue precedenti dichiarazioni al pm circa lo stretto contatto tra Polizia di Mazara, la Questura di Trapani e alcuni affiliati ad organizzazioni criminali locali. Stando a quanto riporta il Fatto Quotidiano, Maria Angioni avrebbe confermato quanto già espresso in precedenza, con la richiesta di accettare a processo diversi testimoni per comprovare la sua versione dei fatti.

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Il giudice monocratico Montericcio ha deciso di non archiviare il caso Angioni, pur ammettendo la presenza di alcuni testimoni.

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