Lezioni “fuori luogo” di una professoressa in una Scuola Media romana, i genitori chiedono di fermarla

Fin troppo “alternative” le lezioni fatte da una professoressa dell’Istituto Finetti di Fonte Laurentina. I genitori degli alunni di alunni appartenenti alla classe seconda media della scuola si sono lamentati con la dirigenza scolastica. 

Gli alunni che assistono quotidianamente alle lezioni della professoressa in questione hanno visto un video di “Super Patata” che riportava un eroina in grado di abbattere il male del mondo alzando la gonna e sparando fulmini contro i cattivi. Questo ha generato delle reazioni da parte della classe. 

Classe Alunni
Classe di alunni (Facebook)

Evidenti sono i collegamenti con il tema sessuale quelli fatti dagli studenti dopo la visione del video e come infatti, sono iniziate le reazioni dei maschietti nei confronti delle femminucce. Ma non è la prima volta che la professoressa fa ai suoi alunni lezioni di questo genere, è già successo infatti che una spiegazione passata del sonetto “Er padre de li santi” di Gioacchino Belli, venisse fatta in maniera poco tradizionalista, con assonanze all’organo maschile come partenza per poi successivamente affrontare lezioni che trattassero la spiegazione dell’organo femminile. Agli alunni viene inoltre chiesto di mantenere il silenzio a casa con i propri genitori.

A Roma, Professoressa fa agli alunni lezioni poco tradizionaliste: ” Va fermata”, chiedono i genitori alla dirigenza scolastica

Classe e Banchi
Classe e banchi scolastici (Facebook)

I genitori hanno raccontato alla dirigenza scolastica che i propri figli chiedono di non tornare a scuola per paura che si possa parlare dell’organo femminile. Le famiglie chiedono quindi un cambiamento da parte della professoressa per risolvere la questione ed evitare decisioni drastiche che potrebbero danneggiare l’andamento della scuola che a prescindere da questo episodio, è positivo.

Intervenuto anche Mario Rusconi sull’accaduto, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma che si è schierato contro i metodi della professoressa, contestando il modo di diffondere notizie ai ragazzi e trasmettendo diseducazione. C’è bisogno di una formazione adeguata, ed è giusto che a scuola si parli di educazione sessuale, fondamentale però sono le modalità con cui viene trasmesso il messaggio agli studenti per evitare che si possano creare episodi come questo che generano malcontenti da parte dei genitori e paura per gli alunni nel tornare nella propria classe.

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