Russia-Ucraina, l’appello lanciato su Twitter: “Sconfiggere Putin come fatto con Hitler”

Attraverso un tweet, il Ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha lanciato un appello ai cittadini stranieri per difendere l’Ucraina: “Sconfiggere Putin come fatto con Hitler”.

Si intensifica l’attacco russo all’Ucraina. I bombardamenti e gli scontri stanno devastando varie zone del Paese con centinaia di vittime e migliaia di cittadini pronti a fuggire per scampare agli orrori della Guerra.

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(Ansa)

Altri, invece, hanno imbracciato le armi dal per difendere i confini e respingere l’offensiva dell’esercito del Cremlino, così come ha esortato il Governo. In tal senso, stamane, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha invitato anche i cittadini stranieri ad unirsi alla popolazione ucraina per difendere il Paese sotto attacco. Il ministro ha poi concluso il suo appello affermando: “Insieme abbiamo sconfitto Hitler, e sconfiggeremo anche Putin“.

Ucraina, il Ministro degli Esteri Kuleba: “Sconfiggere Putin come fatto con Hitler”

Parole forti quelle ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, sul proprio profilo Twitter. Il ministro, questa mattina, domenica 27 febbraio, ha lanciato un appello a tutti cittadini “stranieri” disposti a difendere l’Ucraina e l’ordine mondiale a contattare le missioni diplomatiche straniere della propria nazione per unirsi alla resistenza.

Kuleba ha poi concluso il tweet scrivendo: “Insieme abbiamo sconfitto Hitler, e sconfiggeremo anche Putin“. L’appello, dunque, è rivolto a tutti i cittadini che vogliono unirsi alla resistenza per cercare di bloccare l’offensiva dell’esercito russo che ormai da giorni ha invaso il Paese.

A fare da eco alle sue parole quelle del Presidente Zelensky il quale ha esortato, chiunque volesse, a combattere a fianco degli ucraini contro “i russi criminali di guerra”. In un video ha spiegato come la notte appena trascorsa sia stata dura. Le immagini che giungono da Kiev sono raccapriccianti. Mosca avrebbe iniziato a prendere di mira obbiettivi civili, dirottando i propri attacchi ben lontano dalle infrastrutture militari. Colpito uno stabilimento petrolifero a pochi chilometri dalla Capitale il cui incendio, adesso, mina non soltanto alla salute dei cittadini – invitati a rimanere in casa- ma apre le porte ad un possibile disastro a livello ambientale.

E proprio oggi, all’alba dell’ennesimo bombardamento, il Cremlino avrebbe avanzato una proposta di trattativa da tenersi con una delegazione ucraina a Golem in Bielorussia. Scelta non condivisa dal Premier Zelensky, il quale ha sottolineato come non parlerà di pace proprio nel Paese che ha concesso alla Russia la sua avanzata.

Intanto, continua la militarizzazione dei civili. Consegnate ai cittadini ucraini numerose armi e richiamati nella Capitale tutti coloro i quali siano in grado di pilotare droni per poter fornire un supporto all’esercito nelle attività di sorveglianza.

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