James Bulger, 2 anni, il trucco delle caramelle e la violenza dei killer di 10 anni

James scomparve improvvisamente dal centro commerciale dove era con la madre. Attirato da due bambini di 10 anni, venne ucciso dopo una lunga resistenza.

Una violenza inaudita tra minori quella subita da James Bulger, un bambino di 2 anni di Liverpool, originario di Kirby, in Inghilterra che perse la vita dopo una lunga agonia con i suoi killer. James era in un centro commerciale con la madre. Era il 12 febbraio 1993 quando il piccolo James fu attirato da due ragazzi di dieci anni che si rivelarono i colpevoli della sua prematura morte.

omicidio James Bulger
bambino (Foto Pixabay)

Il suo corpo, martoriato da ferite e traumi, fu ritrovato il 14 febbraio sui binari della linea ferroviaria a Walton. La polizia indagò per molto tempo sui due killer del brutale omicidio e con la testimonianza dei ragazzi e delle persone che li avevano visti agire, furono arrestati e scontarono 8 anni di carcere.

“Perchè non prendiamo un bambino?” Il trucco delle caramelle e dei giocattoli per attirare James: 38 persone avevano visto i tre insieme

omicidio James Bulger
caramelle (Foto Pixabay)

Il rapimento fu scelto e pensato. Con il trucco delle caramelle e dei giocattoli che i due killer avevano rubato, come ammisero in seguito, riuscirono ad attirare l’attenzione del piccolo James. Dalle testimonianze dei due che si accusarono a vicenda emerse che, annoiati dai giochi che facevano all’interno del centro commerciale dissero: “Perchè non prendiamo un bambino?”

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Lo presero per mano e lo condussero verso il cortile del centro commerciale. Un momento che fu ripreso anche dalle videocamere di sorveglianza. Da lì si diressero verso un canale con l’intento di buttarlo giù ma gli provocarono solo una ferita alla testa. James piangeva e voleva tornare dalla mamma. Nessuno li fermò perchè sembravano due fratelli con un fratellino più piccolo che sebbene piangesse li seguiva.

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In tutto, furono 38 le persone che notarono scene inquietanti ma nessuno allarmò la polizia. Insieme a James percorsero 2 miglia a piedi. Vicino ad una stazione ferroviaria in disuso lo colpirono con mattoni, sassi e una sbarra d’acciaio pesante. Prima di abbandonarlo sui binari, James era ancora vivo. Ma un treno colpì in pieno il corpo del piccolo e per lui non ci fu più speranza.

I due ragazzi furono poi processati e si scoprì che il loro intento era di portarlo alla polizia facendo finta che il piccolo si era perso. Si scoprì dall’autopsia che gli misero in bocca dei lunghi tubi di acciaio e lo riempirono di calci e pugni. Le ferite erano talmente tante che il medico legale che eseguì gli esami autoptici non capì quale ferita fosse stata quella letale.

Il caso scatenò ira e un’ondata di rabbia in tutta Liverpool. La famiglia di uno dei due ragazzi fu costretta a cambiare città. L’età dei ragazzi, dieci anni, fu un vero e proprio choc per gli investigatori. Furono i tradimenti tra di loro, durante gli interrogatori, a far emergere la verità dei fatti.

 

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