Un caso singolare quello di Ciro Palmieri, l’uomo di cui la moglie, Monica Milite, aveva denunciato la scomparsa, almeno apparente, lo scorso 29 luglio. Il suo cadavere è stato rinvenuto dal soccorso alpino
![Cadavere panettiere ritrovato](https://www.yeslife.it/wp-content/uploads/2022/08/ospedale20220820-yeslife-1-1-750x422.jpg)
Ipotesi omicidio da parte della famiglia. Gli assassini sarebbero la moglie e i due figli maggiori
Ora il caso potrebbe essere considerato risolto, dato che il cadavere dell’uomo di 43 anni, che di mestiere faceva il panettiere, è stato rinvenuto. La procura di Salerno ha affermato che a compiere il macabro gesto sarebbe stata proprio la sua consorte, con l’ausilio dei due figli più grandi della coppia, uno di 20 anni e l’altro di 15. Ma quello che più suscita scalpore è che il delitto è stato portato a termine davanti al terzo dei fratelli, un bambino di appena 11 anni.
![Cadavere panettiere ritrovato](https://www.yeslife.it/wp-content/uploads/2022/08/ragazzino20220820-yeslife.it_-750x422.jpg)
Il soccorso alpino della sezione speleologica ha ritrovato nelle scorse ore il cadavere dell’uomo. Già dalle primissime indagini tutti i sospetti erano rivolti verso i tre membri della famiglia ora fortemente indiziati per la colpevolezza del delitto; quello che era certo, era una situazione anomala all’interno dell’ambito più intimo della vittima. Ma un ulteriore dettaglio era parso ancora più animalo: la moglie nel corso della denuncia di scomparsa del marito presentava una fasciatura ad una mano. Le immagini della videosorveglianza della loro casa hanno poi fatto il resto e hanno chiarito la dinamica dei fatti.
Le parole del sindaco e il cordoglio di una intera comunità
L’esame autoptico è stato programmato per il prossimo mercoledì e ad effettuarlo sarà il medico legale Gabriele Casaburi.
![Cadavere panettiere ritrovato](https://www.yeslife.it/wp-content/uploads/2022/08/ospedale20220820-yeslife-1-1-750x422.jpg)
“Questa è una di quelle giornate che un’intera comunità non vorrebbe vivere mai. C’è tanto sgomento per un dramma, uno choc per una città dai principi sani, dai valori forti e puri come i nostri. Pensare che la nostra Giffoni possa venir scossa in maniera così atroce lascia veramente tanto dolore e rammarico”.
Verranno presto ascoltati i tre indagati per capire eventuali dinamiche familiari che hanno portato a questo terribile e atroce gesto. Già nei giorni scorsi, ad esempio, erano stati sentiti gli amici e i familiari del 43enne.