Venezia, un morto e un ferito in un’esplosione: stavano disinnescando un ordigno bellico

Un ordigno bellico è esploso a Venezia, provocando un morto e un ferito grave. Stavano cercando di disinnescare la bomba.

ordigno esploso venezia
Carabinieri (Paixabay) YESLIFE.IT
Due persone a Venezia hanno cercato di disinnescare un ordigno bellico, presente nella loro abitazione.

Il tentativo finito male: esplode un ordigno a Venezia

La bomba è esplosa provocando la morte di una persona e un ferito grave. Sul posto, verso le 17:30, sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno prontamente messo in sicurezza la zona circoscrivendola e analizzando il terreno per capire se ci fossero altri ordigni.
ordigno esploso venezia
Lampeggiante (Paixabay) YESLIFE.IT
L’uomo rimasto ferito è stato soccorso sul luogo dell’esplosione, stabilizzato e poi trasferito in ospedale, mentre per l’altro non c’è stata niente da fare. Resta ancora sconosciuta l’identità delle due persone coinvolte.
Anche i carabinieri si sono recati in via Trentin a San Stino di Livenza, luogo del terribile incidente, causato da un tentativo malriuscito di liberarsi senza l’ausilio necessario degli artificieri della mina. Attesa in queste ore la bonifica dell’area circostante.

L’intervista all’esperto. Le parole ad Amedeo Postiglione

In una intervista ad Amedeo Postiglione, esperto di bonifiche, realizzata da Giovanni Lafirenze, lo specialista parla delle mine belliche inesplose.
ordigno esploso venezia
Carabinieri (Paixabay) YESLIFE.IT

“Durante  il  periodo  bellico,  prima  che  iniziassero  i bombardamenti  su  Roma,  parecchie famiglie romane lasciarono la città perché ritenuta pericolosa a causa dei bombardamenti aerei e si rifugiarono, chi poteva, nelle campagne. Anche la famiglia che ho conosciuto in occasione di questa particolare bonifica lasciò Roma e cercò rifugio in una piccola casetta in un paesino del Cassinate.

La piccola proprietà situata tra due colline, tra Cassino e San Giorgio  al  Liri, sembrava  il  posto  ideale  per  trascorrere  tranquilla mente quei  momenti terribili  di  guerra.  Dopo  circa  due  settimane  dal  loro  arrivo, per  loro  sfortuna, sulle  due colline  si  posizionarono  e  guerreggiarono  i tedeschi  e  gli  anglo-americani.

La  battaglia durò  circa  una  settimana  e lasciò  sul  terreno  numerosi  morti.  La  casetta  fu  bersaglio continuo di colpi d’artiglieria che per una pura fatalità non riuscirono ad abbatterla, ma un grosso  proiettile  penetrò  nell’abitazione  conficcando si nel  pavimento  a  circa  2  metri  di profondità senza esplodere.

Successivamente il foro di entrata del proiettile fu rinchiuso e sopra ci si costruì un focolare di pietra. Qualche anno fa, dovendo effettuare lavori di ristrutturazione, uno dei figli del proprietario della  casa si ricordò  che  il  papà  diceva  sempre  che  prima  di  muovere  anche  solo  una mattonella di dovevano avvisare gli artificieri. Così, dopo circa 70 anni siamo arrivati noi e dopo una estenuante bonifica siamo riusciti a tirare fuori dal pavimento un grosso proiettile di artiglieria. Il proiettile rimosso da sotto il pavimento.”

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