Meteo, estate 2020: una delle più calde di sempre

L’estate 2020 potrebbe essere una delle più calde mai registrate: secondo le mappe meteo, infatti, già nel mese di giugno le temperature potrebbero raggiungere i 30°C.

Meteo caldo
(Getty Images)

Una delle estati più calde di sempre quella che attende l’Italia quest’anno. Secondo gli esperti, analizzate le proiezioni stagionali del centro meteo europeo (ECMWF) già nel mese di giugno le temperature toccheranno i 30°C. Quanto alle precipitazioni, invece, nessuno sconvolgimento: attesi rovesci sparsi soprattutto sulle regioni del Centro Nord.

Meteo, estate 2020: una delle più calde di sempre: temperature a 30° già a giugno

Stando a quanto riferiscono gli esperti de Ilmeteo.it, quella 2020 sarà una delle estati più calde di sempre. Il dato emerge dallo studio delle proiezioni stagionali del centro meteo europeo (ECMWF). Già nel mese di giugno, infatti, le colonnine di mercurio potrebbero toccare valori record. Gli ultimi aggiornamenti, riporta Ilmeteo.it, parlano anche di ondate di caldo che nel mese di luglio ed agosto porteranno ad un caldo asfissiante. Le temperature oscilleranno tra i 30°C ed i 40°C a causa del persistente anticiclone africano che orma da anni lambisce il Mediterraneo. Dal deserto del Sahara giunge sino all’Italia, comportando non pochi mutamenti a livello climatico.

Delle proiezioni, dicono gli esperti, che se confermate abbatterebbero di gran lunga il record registrato nel 2003. Per tre mesi, in quell’anno, il caldo strinse nella propria morsa l’intero Vecchio Continente. Un aspetto da non sottovalutare, però, è la possibilità che si registrino eventi meteo estremi, come li definisce Ilmeteo.it. Stiamo parlando di fenomeni anomali causati dalla discesa di masse d’aria più fresca che scontrandosi con quelle calde potrebbero causare: temporali, trombe d’aria ed anche alluvioni.

Meteo, anomalie e rischi per salute ed agricoltura

Il meteo di quest’anno ha iniziato a mostrare anomalie sin dal mese di febbraio. Un inverno tiepido, quasi dai tratti primaverili, ha comportato non pochi problemi all’agricoltura. La prematura fioritura, nonché la fase di germogliazione precoce potrebbe mettere in ginocchio il settore. Ciò in quanto eventuali ritorni di gelo, soprattutto nei mesi di marzo ed aprile, potrebbero compromettere i raccolti. Ed infatti, ad avviso degli esperti, questa non è un’ipotesi poi così remota. Elaborati i modelli, infatti, i meteorologi hanno paventato la possibilità che la massa di aria gelida proveniente dal Polo, andando in frantumi riverbererebbe i propri effetti sul nostro Paese. Con sé porterebbe gli ultimi strascichi di un inverno che, date le circostanze sarebbe fatale.

Un gelo improvviso con tanto di sbalzo delle temperature, avrebbe effetti negativi anche sulla salute. Tosse e raffreddore potrebbero essere le patologie più frequenti.

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