Coronavirus, nuove regole per altri 30 giorni

Nuove regole in materia di coronavirus proposte del Comitato tecnico scientifico. Si pensa ad uno stop delle manifestazioni per 30 giorni, distanza e anziani a casa

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Riunione dei capi delegazione (Ansa.it)

Nuove regole da mettere in campo contro la diffusione del coronavirus. Queste le proposte del Comitato tecnico scientifico voluto dal premier per contenere la diffusione del virus. I dati della situazione in Italia non sono ancora, purtroppo, rassicuranti. Continuano, infatti, i decessi con le vittime del Covid-19 che sfiorano le 80 unità e non si ferma il contagio.

In ogni caso il Comitato tecnico scientifico ha predisposto nuove regole, valide per 30 giorni e da applicare in tutta Italia, che potrebbero integrare il Dpcm. Una rimodulazione dei comportamentali da adottare, ancora solo delle indicazioni da valutare ma già se ne parla.

Il bollettino quotidiano della Protezione Civile mette in chiaro che l’andamento dei numeri non permette ancora di stabilire con certezza quale sia l’impatto del virus in Italia e nemmeno di capire se le misure adottate fino ad ora siano sufficienti a fermare il contagio oppure no.

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Coronavirus, le indicazioni del premier Conte

È così che in materia di restrizioni e regole il governo ritorna a stilare una lista di cose da fare e da non fare. Tutto ancora da approvare. Prima cosa tra tutti evitare per 30 giorni le manifestazioni, anche quelle sportive.

No a sovraffollamento dunque con l’invito agli over 75 anni e agli over 65 già ammalati, di non frequentare luoghi pieni di persone. A questo si aggiunge il consiglio, rivolto a tutti i cittadini, di evitare abbracci e strette di mano, ricordando di mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone. Tra le proposte anche il rinvio di convegni e congressi, specie di quelli che riguardano il personale sanitario e dei servizi di pubblica utilità.

Queste ed altre indicazioni sono state illustrate dal premier nella riunione dei capigruppo di maggioranza e opposizione.

Nuove regole, si valuta un allargamento della zona rossa

Una situazione tutta ancora da decifrare e chiarire quella del coronavirus in Italia. Lo ha precisato il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli: “Nessuno di noi può avere certezza di quella che sarà l’evoluzione successiva – ha detto – questa settimana sarà importante per vedere come andrà il contagio. E lo ha ribadito anche il ministro della Salute Speranza, sottolineando come ancora la situazione non sia chiara.

Proprio per questo il governo pensa anche al peggio. Si sta valutando, infatti, un possibile allargamento della zona rossa. Si pensa alla provincia di Bergamo, una delle aree più colpite dal contagio negli ultimi giorni. Una conferma che arriva anche dal presidente dell’Iss Brusaferro: “Stiamo valutando l’opportunità di estendere la zona rossa sulla base di alcuni criteri epidemiologici, geografici e di fattibilità della misura. Stiamo analizzando con grande attenzione con la Lombardia i nuovi casi nei comuni della cintura bergamasca per vedere i dati d’incidenza e i tassi di riproduzione del virus”.

Fondamentali sono i comportamenti dei cittadini ha ribadito il comitato tecnico scientifico c. “Il punto importante – ha aggiunto Brusaferro – sono i comportamenti e la consapevolezza di ciascuno. Noi non dobbiamo dare false sicurezze ma dire a tutti di essere attenti ad adottare le raccomandazioni”.

“Dobbiamo lavorare per tutto il paese – ha concluso il presidente dell’Iss – muovendoci dentro delle regole e degli stili di vita attenti che interrompano quelle che sono le vie di trasmissione classiche”.

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Premier Conte (GettyImages)
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