Furia omicida in una casa popolare: scena del crimine da brividi

Brutale omicidio a Roma nel quartiere Laurentino: giovane ventenne decapita la madre colpendola più volte con un coltello e prova ad uccidere anche la sorella minore.

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Carabinieri (Getty Images)

Indicibile orrore quello consumatosi all’interno di una casa popolare del Laurentino a Roma. In via James Joyce numero 48 un ragazzo, affetto da disturbi psichiatrici, ha accoltellato la madre così tante volte al collo da essere giunto a decapitarla. Pamela Ferracci, 46 anni, sarebbe morta per mano del figlio. All’interno dell’abitazione vi era anche la sorella minore del presunto assassino, nonché figlia della vittima. Quest’ultima è riuscita a sfuggire alla furia omicida scappando di casa e rifugiandosi da un vicino che ha contattato le Forze dell’Ordine.

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Roma, giovane 20enne uccide la madre ed a seguito delle numerose coltellate la decapita

Tragedia di rara e brutale portata quella compiuta nel cuore della scorsa notte in via James Joyce numero 48 da un giovane poco più che ventenne. Il ragazzo, residente in una casa popolare del Laurentino a Roma insieme a madre e sorella, si sarebbe reso responsabile di un efferato omicidio. Affetto da disturbi psichiatrici, riporta la redazione di Tgcom24, il giovane a seguito dell’ennesima lite con la genitrice avrebbe afferrato un coltello dando sfogo alla propria rabbia. La donna sarebbe stata colpita ripetutamente al collo, tanto che la furia assassina del figlio ne avrebbe comportato la decapitazione. La vittima si chiamava Pamela Ferracci ed aveva 46 anni. All’interno dell’abitazione anche la figlia della vittima di 15 anni riuscita a scampare al fratello, presunto reo, rifugiandosi a casa di un vicino. Sarebbe stato quest’ultimo poi, riporta la redazione di Tgcom24, ad allertare le Forze dell’Ordine.

Ad aprire la porta ai Carabinieri, giunti sui luoghi, il giovane 20enne ancora intriso di sangue, mentre il corpo della madre giaceva riverso in soggiorno. Il ragazzo è stato tradotto al carcere di Regina Coeli. Disposto il sequestro dell’arma del delitto.

Gli inquirenti, ora, stanno indagando per appurare con esattezza la dinamica del brutale omicidio. Sul corpo della donna verrà effettuata l’autopsia anche se, pare, al momento non vi siano molti dubbi sulle cause della morte. Resta, invece, ignoto il movente o meglio il motivo alla base della lite. Probabilmente la discussione avrebbe avuto ad oggetto la separazione dei genitori. La sorellina di 15 anni del giovane accusato del brutale omicidio, avrebbe riportato solo lievi ferite.

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Carabinieri (foto dal web)
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