Covid-19 news, aumenta lo spreco di cibo: il motivo

Il momento critico, a causa del Covid-19, richiederebbe una maggior responsabilizzazione, eppure numerosi sono i cittadini che si abbandonano allo spreco: primo fra tutti quello del cibo che ha registrato un aumento del 30%.

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Un momento delicato quello che sta attraversando il Pianeta a causa della pandemia da Covid-19. Un particolare frangente in cui Governi e cittadini sono chiamati a dare il loro contributo in egual misura, senza dimenticare che il grande non può sopravvivere senza il piccolo e viceversa. Una sinergia necessaria che richiede massimo impegno e sforzo da parte di ognuno. In particolare gli Stati stanno lavorando al fine di spezzare la catena del contagio, ponendo in essere numerose leggi. Ma quest’ultime, per essere efficaci, è necessario vengano rispettate. Ed è qui che entra in gioco il popolo, il quale ora riveste un ruolo fondamentale. Eppure, non bisogna credere che il suo unico compito sia quello di lavarsi le mani, restare in casa e rispettare la distanza di un metro. Si parla anche di coscienziosità, cosa che invece pare non sia sentita soprattutto per quanto riguarda gli sprechi di cibo. Dall’inizio dell’emergenza, riporta la redazione di Greenme, è emerso che vi è stato un aumento del 30%.

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Covid-19, lo spreco di cibo aumenta del 30% durante l’emergenza

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A causa della pandemia numerosi Paesi si sono trovati a dover fronteggiare non solo un’emergenza sanitaria. Stiamo parlando del drastico aumento di sprechi di cibo e sovrapproduzione di rifiuti. Nonostante più e più volte sia stato ribadito che non vi è in atto una carestia, i cittadini proseguono imperterriti nelle sfrenate corse agli approvvigionamenti. Saccheggiando, si fa per dire, i reparti dei supermercati acquistando beni in sovrabbondanza. Da ciò deriva che i prodotti freschi riposti sul fondo del frigorifero raggiungono la data di scadenza senza essere consumati. Da lì l’immane spreco. A levare un grido di protesta numerose associazioni inglesi che sui social hanno fatto circolare foto comprovanti lo scempio. In Italia la situazione non è migliore.

Ed infatti, la possibilità di trascorrere più tempo a casa pare aver risvegliato la creatività di molti in cucina. Di conseguenza sono numerosi gli italiani che hanno deciso di dedicarsi a preparazione di cibi che richiedono lievitazioni come pani e pizze. Nonché quelli che hanno riscoperto la passione per i dolci. Trovare del lievito all’interno dei supermercati è divenuto quasi impossibile. Orbene una produzione massiva di questi alimenti ne implica lo spreco perché molto spesso non riescono ad essere consumati tutti.

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Bisognerebbe prestare maggiore attenzione in cucina ed evitare gli sprechi. Abbandonare le cattive abitudini e comprendere che il Pianeta è nel bel mezzo di un’emergenza sanitaria non di una carestia. Basta corse al supermercato e acquisti compulsivi che si traducono in mero spreco.

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