Coronavirus, il comune di Vinadio dimenticato dal nemico

Vinadio, piccolo comune della provincia di Cuneo, lasciato in sospeso dal Coronavirus. L’antidoto che ha reso forte i suoi abitanti

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COVID19 (getty images)

L’influenza da Coronavirus ha lasciato traccia in ogni dove qui in Italia. La maggior parte dei comuni italiani sono coinvolti dalla malattia che sta passando alla storia. Oggi giorno si contano fiumi di persone, tra sintomatici e non, ad aver avuto a che fare col nemico. Soprattutto al Nord dove la situazione è alquanto disperata, molte famiglie piangono i loro cari nel silenzio, senza poter condividervi dignitosamente il grido di dolore. Anche in Piemonte la situazione è instabile: tanti sono i comuni travolti dall’emergenza Coronavirus. Passando da Asti, a Biella fino a Cuneo, dove c’è un comune in particolare che può vantarsi di non essere stato travolto dalla furia del nemico.

Si parla di Vinadio, valle dell’arte contemporanea che conta circa 4mila abitanti. Nessuno caso di Coronavirus, nonostante la zona pulluli di centinaia di camion merci che vi passano ogni giorno per recarsi presso lo stabilimento dell’acqua “Sant’Anna”.

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Coronavirus, il Sindaco di Vinadio: “Così non abbiamo il virus”

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Coronavirus (Getty Images)

Sarà un colpo di fortuna, ma la stragrande maggioranza dei meriti va alla popolazione della Valle Stura. Angelo Giverso, Sindaco di Vinadio, il comune della provincia di Cuneo illeso dall’influenza Coronavirus, ha seguito alla lettera e fin da subito le direttive imposte dal Governo per scongiurare la malattia. Il lavoro delle forze dell’ordine è commisurato all’indole dei cittadini. L’intensità dei controlli è stata significativa ma il Sindaco di Vinadio ha saputo gestire alla grande il pericolo. “Oltre a poter contare sulla maturità della nostra gente, mi sono rifornito dell attrezzature necessarie prima che arrivasse lo tsunami”chiosa il primo cittadino di origini cuneesi. Di fatti il Sindaco già alla prima alba del mese di Marzo aveva rifornito gratuitamente la città di mascherine e guanti. Tutti i cittadini e i titolari delle attività commerciali potevano contare sull’utilizzo di dispositivi sanitari e continuare così a mantenere alto e fruttifero il ritmo della giornata.

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Un esempio per l’Italia intera, attanagliata per la stragrande maggioranza, da problemi non solo di natura sanitaria, ma anche di carattere economico e sociale.

 

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