Covid 19 Piemonte | situazione preoccupante e mistero tamponi

Covid 19 Piemonte, nella Regione c’è una escalation di contagi ed i numeri non fanno sperare per il meglio per quanto riguarda le prossime settimane.

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Situazione Covid 19 Piemonte preoccupante FOTO Marco Bertorello per Getty Images

Preoccupa la diffusione del Covid 19 in Piemonte, dove i contagi sono in proporzione maggiore rispetto ad altre regioni. Mentre al contempo il riscontro dei test effettuati è minore. La Regione punta ad aumentare il numero di tamponi disponibili da applicare sui soggetti a rischio ed anche allo scopo di scovare gli asintomatici inconsapevoli.

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L’Unità di crisi regionale fa sapere che i decessi ammontano a 183, con 17 morti avvenuti venerdì 20 marzo e 3mila casi di infetti. Ci sono poi 263 ricoveri da Coronavirus in Terapia Intensiva e solo 8 casi di persone guarite. Numeri peggiori rispetto ad altre zone d’Italia. Questi i numeri di altre zone.

  • Emilia Romagna, 5.214 casi positivi e 18.344 tamponi.
  • Veneto, 3.484 casi e 44.658 tamponi.
  • Toscana: 1.482 casi e 8.873 tamponi.
  • Lazio, 823 casi e 11.145 tamponi.

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Covid 19 Piemonte, la Regione lavora per migliorare le cose

Sempre stando al report pomeridiano della Protezione civile, in Piemonte, a fronte di 2.932 casi (in serata la Regione ne ha comunicati 3 mila), i tamponi sono stati 8.853 (9.424 secondo il bollettino di fine giornata). Si registrano difficoltà nel tenere il passo con le richieste di tamponi. Da metà settimana la media si è alzata a 500 tamponi al giorno al laboratorio delle Molinette. È la struttura medica che in Piemonte svolge più test per Covid-19 assieme all’ospedale ‘Amedeo di Savoia’ di Torino.

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Precedenza al personale ospedaliero

L’Unità di crisi ha riferito dell’esaurimento dei necessari reagenti nei laboratori di entrambi i centri. Ma le autorità amministrative sono al lavoro per migliorare la situazione. In particolare si punta a preservare il personale medico, cercando di fare il possibile per tutelare medici ed infermieri, che lavorano indefessamente ogni giorno per svariate ore. Parliamo di circa 50mila professionisti del settore, ma con il grosso inconveniente che, stando così la situazione, per completare questa grossa lista servirà del tempo se le cose non dovessero cambiare.

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