Covid-19, per la prima volta in Cina nessuna vittima

È l’importante annuncio che le autorità sanitaria di Pechino hanno fatto. Dall’altro lato si analizzano però le falle nel sistema cinese nella gestione della diffusione del Covid-19. Se si fosse agito prima l’ondata di contagio si sarebbe potuta evitare  

Covid-19
Coronavirus Cina Wuhan la vita riprende lentamente FOTO Getty Images

È forse una di quelle notizie che tutti stavamo aspettando da troppi giorni ormai e anche se in ritardo è arrivata. Per la prima volta in Cina da quando è scoppiato il primissimo focolaio di Covid-19 non si è registrato nessun decesso per coronavirus.

Lo hanno annunciato le autorità sanitarie di Pechino inseguito agli aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale (Nhc). Non si placano i contagi però. La Cina ha, infatti, registrato 32 nuovi casi di contagio da coronavirus, tutti importati. La notizia che nessuna persona contagiata sia morta apre però un nuovo inizio.

LEGGI ANCHE –> Covid-19, incubo New York: ipotesi fosse comuni

Covid-19, gli 11 giorni che avrebbero potuto cambiare la sorte del mondo

Coronavirus
Coronavirus (Getty Images)

E se da un lato si gioisce per l’arrivo della prima bella notizia che il mondo aspettava, dall’altro si analizza in modo oculato quello che sarebbe potuto accadere se le cose sarebbero andata diversamente. Forse la pandemia si sarebbe potuta evitare e la Cina e il mondo intero non avrebbero dovuto combattere contro un virus così subdolo.

Sarebbero bastati 11 giorni per cambiare le sorti del mondo secondo la ricostruzione che è stata fatta. 11 giorni quelli che sono trascorsi tra la morte per coronavirus di un uomo di 61 anni e l’ammissione pubblica sulla diffusione di un nuovo e sconosciuto virus da parte di Zhong Nanshan, epidemiologo cinese.

LEGGI ANCHE –> Covid-19, test immunità in arrivo | I 4 criteri di validazione

È proprio in questo lasso di tempo in cui la Cina ha esitato, nascosto e negato ammettendo che non ci fossero evidenze sulla trasmissione del Covid-19 da uomo a uomo, che circa 5 milioni di persone si sono mosse dall’Hubei in giro per il mondo.

È in questi giorni che in Cina ci si accorge che l’uomo che aveva contratto il virus dal mercato degli animali ha contagiato sua moglie che però in quel posto non c’è mai stata. E poi ancora, dopo 11 giorni quel primo uomo risultato positivo al test muore.

E mentre nel Paese stava per scoppiare una vera bomba atomica, a Wuhan, come riporta il Sole 24 Ore, si festeggia. È il sindaco in persona che organizza il XXI banchetto di Capodanno con una marea di persone che si riuniscono. Insomma quanto di più sbagliato si potesse fare in quel momento.

Coronavirus
(Getty Images)

Ora, ma già da tempo, ci si chiede: come sarebbe andata se tutto questo non fosse accaduto? La risposta arriva da uno studio britannico dell’Università di Southampton che ha stimato che l’ondata di contagio si sarebbe potuta ridurre del 95% se solo la Cina avesse agito con tre settimane di anticipo.

Impostazioni privacy