La proposta: tassa del Coronavirus per redditi più alti”

Troppi i nuovi poveri creati da questa epidemia”, scrivono i capigruppo Delrio e Melilli. Così nasce l’idea della tassa del Coronavirus

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Soldi in banca (foto Pixabay)

Troppi i nuovi poveri creati da questa epidemia”, scrivono i capigruppo Delrio e Melilli. Così nasce l’idea della tassa del Coronavirus. L’hanno chiamato contributo di solidarietà gli ideatori. Un modo per alleggerirne il peso e rendere forse gradevole il provvedimento. La proposta troverà certamente la reazione di color che raggiungono questi redditi e di chi li rappresenta politicamente. Si annuncia una nuova bagarre politica. Forse il paniere di Napoli che ha fatto il giro del mondo avrà stimolato i due deputati che hanno sintetizzato: “Si propone un contributo di solidarietà a carico dei redditi più elevati”, per il 2020 e 2021, “che dovranno versare i cittadini con redditi superiori ad 80.000 euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia”.

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Tassa del Coronavirus, le motivazioni

Soldi euro
(Getty Images)

Si è pensato anche di stimolare la tassa inserendo la deducibilità dalle imposte della somma versata: “La somma versata sarà deducibile e andrà da alcune centinaia di euro fino a decine di migliaia per redditi superiori al milione”. Poi un riferimento alle ragioni che hanno spinto alla proposta. L’emergenza ha costretto alla chiusura tantissime attività e in molti hanno perso il reddito. La crisi economica, determinata dalla pandemia, ha fatto emergere e accentuato situazioni di povertà”.

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Sacco di soldi (foto Pixabay)

Più poveri e allora c’è chi ha pensato a portare un poco di equilibrio. Da vedere le reazioni della popolazione, soprattutto tra quelli che percepiscono redditi che superano gli 80mila euro. Le operazioni Robin Hood non sono spesso piaciute ad una parte politica.

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