Controlli su strada | gruppi Telegram per evitare i posti di blocco

Anche in una situazione di assoluta emergenza ci sono tanti furbi che, anziché comportarsi da responsabili, evitano i controlli su strada in questo modo.

controlli su strada
L’assurdità dei soliti furbi per evitare controlli su strada Foto dal web

Ancora una volta arriva un esempio di grave irresponsabilità nel novero dei controlli sulle strade intrapresi dalle forze dell’ordine. E che, per Pasqua e Pasquetta, hanno visto un intensificarsi notevole allo scopo di scovare quanti più furbi. Purtroppo però gli irresponsabili non si fermano davanti e niente o nessuno.

LEGGI ANCHE –> Italexit, “Il 50% è favorevole all’uscita dall’Unione europea”

E sono disposti a mettere in grave pericolo ed al grosso rischio di contagio loro stessi, i loro figli e familiari e tante altre persone. In più di uno non ha voluto rinunciare ad una gita fuori porta, magari perché disponeva di una seconda casa per le vacanze. Ed oltre agli enormi rischi per la salute, nemmeno le multe salatissime previste hanno scoraggiato gli ‘irriducibili’. Molti di loro si sono organizzati su Whatsapp e su Telegram in particolare per mettere su dei gruppi in cui scambiarsi informazioni utili su come eludere i controlli su strada da parte delle autorità.

LEGGI ANCHE –> Galli: “La malattia sembra aver perso lo smalto”

Controlli su strada, chat apposite su Telegram per eludere i posti di blocco

Una serie di controlli ha portato alla scoperta di questo aspetto. Da metà marzo in poi sono nate numerosissime chat dedicate a questo argomento. E la maggior parte di esse riguarda la Lombardia. Ovvero proprio la regione d’Italia più colpita in assoluto dall’emergenza sanitaria in corso, con oltre diecimila morti. Su Telegram è sufficiente scrivere ‘posto di blocco’ nell’apposito campo di ricerca per ritrovarsi davanti decine di chat in cui entrare e cercare di fregare le autorità.

LEGGI ANCHE –> Simone Cantaridi | morto in incidente pluriomicida che sterminò la famiglia

Carabinieri
Carabinieri (Getty Images)

In realtà chi vi prende parte frega prima di tutto sé stesso. Ora si teme che la stessa cosa possa ripetersi per i ponti del 25 aprile e del 1° maggio. Festività che tradizionalmente portano molti italiani a concedersi delle gite fuori porta.

Impostazioni privacy