Lockdown prolungato, la linea cauta del Pd

Altre due settimane di chiusura ed un lockdown prolungato. È quello che non si esclude dal governo, soprattutto dall’ala rossa che chiede maggiore prudenza per l’inizio della fase 2

lockdown zingaretti
Zingaretti – Screenshot da video

Il lockdown potrebbe prolungarsi ancora per altre due settimane. Non lo esclude il governo ed in particolare l’ala rossa del Pd. Chiedono prudenza e cautela il segretario Nicola Zingaretti e il capo delegazione Dario Franceschini che nel partito sono quelli che si muovono con più precauzioni.

Non si esclude così di lasciare gli italiani ancora a casa dopo il 4 maggio, data che per ora è stata fissata come la fine della quarantena e l’inizio della ripartenza per il Paese. È il Foglio che ne parla riferendosi a voci che arriverebbero direttamente dall’interno del Partito democratico.

Il Pd non vuole però frizioni e come riporta il quotidiano per avere e seguire una linea ordinata, il partito di Zingaretti ha scelto il manager Vittorio Colao come capo della task force per la riapertura. Una scelta che all’inizio non è piaciuta al premier Giuseppe Conte che in un primo momento ha opposto un po’ di resistenza, forse intimorito da una personalità forte che avrebbe potuto sovrapporsi alla sua. Alla fine la parola del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha quietato gli animi.

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Lockdown, il Pd si tiene lontano dalla polemica

Lockdown
Bandiera UE (foto Pixabay)

La decisione di prolungare il lockdown oltre il 4 maggio suggerita e auspicata dal Pd andrebbe a scontrarsi con quanto suggerito dall’Europa. Da Bruxelles indicano infatti un graduale ritorno alla normalità senza tenere l’Italia bloccata per lungo tempo.

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“Anche se il ritorno alla normalità sarà molto lungo – spiega la Roadmap europea che si occupa del contrasto al coronavirus – è chiaro che le misure straordinarie di chiusura non possono durare all’infinito“.

Nella politica italiana non mancano però, come sempre, le polemiche, anche in una fase così delicata come questa dell’emergenza sanitaria. Si parla ancora dell’attacco in diretta tv da parte del premier Conte alle opposizioni, in particolare Salvini e Meloni.

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In questa querelle mediatica il Pd si tiene lontano dalle polemiche ma non nasconde l’irritazione per l’atteggiamento del presidente Foa che ha chiesto un riequilibrio nei tg Rai: “Si è dimenticato della sua funzione di garanzia”, è l’accusa mossa dai Dem .

 

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