Screening sierologici, lo strano caso dell’Isola del Giglio

L’Isola del Giglio ha ospitato il team dell’Università di Milano per attuare uno specifico studio sulla popolazione e la positività al Covid-19. Un solo positivo asintomatico, ora si devono indagare i motivi della resistenza

Isola del Giglio
farmaci coronavirus (Getty Images)

L’isola del Giglio sarebbe resistente al coronavirus. Questo il dato che sembra emergere dallo studio condotto dell’Università di Milano con il team coordinato da Paola Cornelia Maria Muti.

Nei giorni tra la fine di aprile e gli inizi di maggio hanno condotto uno screening sierologico sull’isola. Questo ha mostrato come gli isolani abbiano reagito bene alla pandemia e in tutto è stato trovato solo un caso positivo asintomatico.

“All’inizio non sapevamo come interpretare questa apparente resistenza al virus – ha spiegato la studiosa -. La popolazione era stata già esposta al virus? Aveva, dunque, già sviluppato una propria difesa immunitaria?”.

La Muti ha spiegato che “non sia verosimilmente attribuibile a un fenomeno di siero-protezione” il fatto che gli isolani non abbiano o abbiano contratto poco il virus. Sarebbero altri i fattori “come il ridotto tasso di inquinamento atmosferico, le peculiari condizioni geoclimatiche e micro-ambientali, che potrebbero ridurre la carica virale del Sars-CoV-2 in fase aerea o limitarne l’infettività una volta avvenuta l’esposizione”.

Tra le ipotesi al vaglio per la spiegazione di questa strano fenomeno anche la genetica stessa della popolazione gigliese o anche la possibilità che sull’isola sia arrivato un ceppo virale caratterizzato da una ridotta virulenza. “Si tratta di prime osservazioni scientifiche – ha puntualizzato la coordinatrice del team – che dovranno essere testate con nuovi studi”.

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Screening sierologici, le specifiche sullo studio

vaccino topo
test (Getty Images)

Gli screening sierologici sull’Isola del Giglio sono stati condotti su 723 persone in uno rilevamento dei campioni che si è svolto dal 29 aprile al 3 maggio, tra residenti e non. Il test ha identificato un solo soggetto positivo e asintomatico.

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“Questo studio potrà aiutarci a comprendere meglio le caratteristiche e le dinamiche epidemiologiche, cliniche e biologiche, determinate dall’infezione Covid-19” ha spiegato la Muti.

Ben 1500 i kit di test sierologici arrivati dall’Università di Milano sull’Isola che si è prestata al test.

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Test del Coronavirus in 60 minuti grazie a Diasorin
laboratorio (getty images)

“Non lasciamo nulla di intentato, pur di contribuire al meglio delle nostre possibilità alla tutela della salute pubblica” ha chiarito Enrico Rossi.

 

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