Pechino, nuovi casi di contagio: scatta per la seconda volta il lockdown

A Pechino spuntano nuovi casi di contagio da Covid-19: il Governo opta per estendere il lockdown e chiude le attività sportive.

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Salgono i soggetti contagiati dal Covid-19 a Pechino. Ad oggi sarebbero giunti a 79 i ricoveri in ospedale e sarebbero distribuiti a macchia d’olio in tutta la capitale cinese. L’ipotesi è che il focolaio sia il mercato di Xinfadi, il più grande dell’Asia. Per tale ragione, pur essendo al momento scongiurata l’ipotesi di una seconda ondata, considerato il rapporto di casi con la densità abitativa, le autorità hanno disposto un lockdown più ampio nonché la chiusura delle attività sportive.

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Pechino, nuovi casi di contagio: le autorità dispongono un nuovo lockdown

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Sin dall’inizio della epidemia, la città di Pechino non è stata particolarmente stretta dalla morsa del virus. I casi furono 600, un numero esiguo se si considera che nella capitale Cinese vivono ben 21,54 milioni di persone. Nel corso dello scorso weekend, però il registrarsi di alcuni contagi (oggi 79) ha messo in allarme le autorità le quali hanno disposto un nuovo lockdown diffuso. Nello specifico, riporta Il Corriere della Sera che ha appreso la notizia a mezzo dei propri inviati sul posto, parti della città sarebbero state militarizzate. Numerosi gli agenti schierati per mantenere l’ordine ed assicurarsi che la popolazione rispetti il “restate a casa”. A venir chiusi anche centri sportivi, metro, scuole. Le autorità hanno altresì disposto test a tappeto.

A commentare l’attuale frangente è intervenuta la vicepremier Sun Chunlan, la quale ammette che il rischio che il mercato di Xinfadi possa agevolare nuovamente il contagio è alto. Quest’ultimo rifornisce di beni di prima necessità numerose province cinesi.

La comunità scientifica esclude che possa trattarsi di una seconda ondata di contagi anche perché, e questo era già stato messo in conto, che il virus non sarebbe scomparso del tutto, ma che vi sarà una sorta di convivenza con il virus.

In Cina invece sono più “marziali”: voglio azzerare i contagi. E dalle istituzioni giunge il messaggio, riporta Il Corriere della Sera, che i nuovi casi vengono dall’estero e che il “focolaio” nel mercato di Xinfadi sarebbe scoppiato a causa di salmone importato. Inoltre, le autorità affermano che il ceppo ora rilevato è di matrice europea.

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In ottica altamente nazionalista, è stato reso noto che sono stati licenziati il vicecapo del distretto Fengtai di Pechino dove ha sede il mercato, il segretario di partito del circondario ed il general manager di Xinfadi.

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