L’infettivologo Bassetti: “Catastrofisti e pessimisti non saranno contenti dei numeri”

Con un post su Facebook, l’infettivologo Matteo Bassetti ha commentato i numeri dell’epidemia in Italia ed ha lanciato una stoccata a chi credeva in una seconda ondata di contagi.

Matteo Bassetti
Matteo Bassetti (fonte Facebook)

Ormai da settimane, i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia sono in discesa. In molti temevano una possibile seconda ondata di contagi susseguente alle riaperture disposte dal Governo, ma ad oggi i dati rimangono incoraggianti ed il peggio sembra alle spalle, ma istituzioni ed esperti invitano a non abbassare la guardia. In merito è intervenuto il direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova  Matteo Bassetti sul proprio profilo Facebook. Nel lungo post, non è mancata una frecciatina a tutti gli esperti che avevano ipotizzato l’aumento dei casi subito dopo le riaperture.

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L’infettivologo Matteo Bassetti: “Seconda ondata? Credo che non sarà come quella di marzo

Coronavirus
Coronavirus (Getty Images)

Sta continuando la rapida discesa dei casi ospedalizzati di Covid-19 sia in rianimazione che negli altri reparti, con numeri così bassi, che non si vedevano dai primi di marzo“. Inizia così il lungo post pubblicato sul proprio profilo Facebook dall’infettivologo Matteo Bassetti che ha commentato la discesa dei dati relativi all’epidemia da coronavirus. Il direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova ha proseguito spiegando che i nuovi contagi registrati negli ultimi giorni, per lo più asintomatici, preoccupano meno il sistema sanitario italiano rispetto a quanto vistosi tra marzo e aprile. Questi casi, scrive Bassetti, però, devono ovviamente essere attenzionati al meglio da parte del sistema di prevenzione.

L’infettivologo, poi, lancia una stoccata a tutti quelli che temevano un aumento dei casi successivo alle riaperture: “I catastrofisti e i pessimisti, di cui l’Italia è stata ed è ancora piena, non saranno contenti di questi numeri. Io e molti miei colleghi, invece si.  Non dimentichiamoci oltretutto, che questi numeri così incoraggianti, sia di malati veri che di asintomatici, sono quelli post riaperture (4 maggio-18 maggio- 3 giugno). Il temuto ed erroneamente profetizzato rimbalzo non c’è stato. Anche di questo ci rallegriamo”. In futuro, ha aggiunto Bassetti, sarà necessario valutare più attentamente la capacità di previsione dei modelli matematici e magari dar retta ai medici che operano sul campo in prima linea.

Infine, il lungo post sui social, si conclude con una riflessione sulle cure per il coronavirus. Secondo l’infettivologo, il cortisone ha avuto degli effetti efficaci riducendo la mortalità del 30% nei pazienti ricoverati in ospedale, circostanza dimostrata dai risultati di uno studio inglese. Anche il remdesivir ha dimostrato di essere efficace nel ridurre il rischio di sviluppare una grave polmonite. “Noi a Genova – spiega Bassetti- li abbiamo iniziati ad utilizzare entrambi dal principio inserendoli nel nostro protocollo di cura. Ci avevamo visto lungo“.

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L’infettivologo poi chiosa affermando che, a suo avviso, una seconda ondata come quella verificatasi a marzo non si registrerà. La popolazione, però, dovrà imparare a convivere con il virus ed essere pronti ad affrontare eventuali nuovi casi in autunno.

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