Google, dipendenti in rivolta: Big G fomenta il razzismo

Guai in vista per Google: la petizione degli impiegati sta ottenendo sempre più sottoscrizioni. Il colosso americano accusato di connivenza con la polizia.

Google scandalo
Google (Getty Images)

Non è la prima volta che il gigante del web viene attaccato dai suoi stessi dipendenti (e questo, a ben vedere, la dice lunga sulla sua etica). Tempo fa i lavoratori di Big G avevano scioperato per rivendicare i propri diritti, in questi giorni stanno condividendo una petizione per fermare la collaborazione tra Google e la polizia americana. La lettera, firmata dagli impiegati, sta ottenendo un considerevole numero di sottoscrizioni (1666 solo nelle ultime ore). “Siamo molo delusi nell’apprendere che Google continua ad avere rapporti commerciali con i dipartimenti di polizia del paese” si legge nelle prime righe. Google ha infatti ammesso pubblicamente di aver reso disponibile alla polizia di Clarkstown la propria GSuite, tramite la quale possono essere condivise informazioni e prove digitali riferite a soggetti non consenzienti.

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Google, la risposta del gigante del web

Google George Floyd
Rivolta dopo la morte di George Floyd (askanews.it)

Ancora poco chiara la risposta di Google. Dopo la morte di George Floyd, era stato annunciato che il gigante di Mountain View avrebbe sostenuto la comunità afroamericana ed era stata sparsa anche la voce di una donazione da 12 milioni di euro, ma ad oggi non si sono avute ulteriori notizie. L’azienda, comunque, fa sapere di star “prendendo in considerazione i suggerimenti dei dipendenti per migliorare l’approccio alla questione”. Ed aggiunge che non ha mai messo in vendita prodotti che favoriscano il riconoscimento facciale. Le sorti della questione sembrano ancora tutte da decidere.

Google scandalo
Google (immagine dal web)

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