Disboscamento in Europa: il fenomeno è in forte aumento

Il fenomeno del disboscamento in Europa tra il 2016 ed il 2018 avrebbe registrato un’impennata: tagliato il 50%degli alberi in più degli anni precedenti.

Disboscamento alberi foresta
(Getty Images)

Guardando i dati, sembrerebbe che a nulla valgono i continuai appelli delle associazioni ambientaliste. Il fenomeno del disboscamento operato dalla mano dell’uomo è come un’esecuzione in piena regola. Già perché per ogni albero tagliato, la Terra perde un piccolo alveolo dei suoi polmoni verdi. Si pensi al Brasile dove la politica di Bolsonaro – e questo è uno dei maggiori temi di contestazione al Presidente- sta praticamente distruggendo l’Amazzonia.

Eppure non bisogna credere che la deplorevole pratica sia propria solo di contesti lontani. Anche l’Europa, purtroppo, sta divenendo incline ad una massiva attività di disboscamento. A confermarlo i dati che vedono un’impennata di taglio di alberi pari al 50% in più tra il 2016 ed il 2018 rispetto agli anni precedenti.

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Disboscamento in Europa: tra il 2016 ed il 2018 il 50% in più

Disboscamento alberi foresta
(Getty Images)

L’Europa dal 1991 al 2015 ha registrato una grande espansione delle aree boschive. Un dato rincuorante, che però viene subito smontato da quello relativo al disboscamento. Ed infatti, stando a quanto documentato tramite foto da satellite dalla Global Forest Change e poi a seguito di un’approfondita analisi pubblicata sulla rivista Nature, il brutale fenomeno avrebbe preso ampio piede.

In sostanza nel lasso di tempo che va dal 2016 al 2018, sarebbero stati abbattuti il 50% di alberi in più rispetto al quinquennio precedente.

La ricerca a mezzo della quale è stato reso noto il dato ha sfruttato quali fonti le foto del Global Forest Change e quelli che sono i numeri della biomassa forestale. La spiegazione risiede nel fatto che la prima prende in considerazione solo gli alberi di altezza superiore ai 5 metri, mentre la seconda tuto il legname.

Il numero di Paesi considerato quale gruppo di studio è stato di 26, mentre il periodo di tempo è stato l’arco temporale dal 2004 al 2018. In sostanza è stato rilevato che dal 2016 al 2018 si sarebbe registrata una vera e propria impennata di tagli, esattamente il 50% in più degli anni addietro. Sarebbe andata, invece, perduta – e questo dato è ancor più drammatico il 69% di biomassa in più in confronto a quella scomparsa negli anni dal 2011 al 2015.

Perché tutto questo disboscamento e quali saranno le conseguenze

Le Nazioni che hanno registrato i dati più allarmanti sono stati la Svezia e la Finlandia. Ciò in quanto, riferisce la ricerca pubblicata su Nature, Paesi impegnati nella produzione di suppellettili e combustibili. Ma queste sono motivazioni che risiedono solo nell’alveo delle possibilità. Come anche quelle che saranno le conseguenze.

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Alberi
(Getty Images)

Ad avviso degli esperti, se non interverrà un’inversione di rotta è possibile che nel 2050 si mancherà di per certo l’obbiettivo della neutralità climatica senza dover intervenire nel campo delle emissioni.

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