Battesimo. Papa Francesco annulla la formula “noi ti battezziamo”

Battesimo. Papa Francesco conferma che la formula “noi ti battezziamo” per introdurre nuovi fedeli nella chiesa cattolica non è valida

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papa battesimo – foto dal web

Il sacramento del battesimo è un rito sacro che deve seguire determinate regole e non può subire la creatività di alcuni sacerdoti. Questo è quello che ha sancito la Congregazione per la Dottrina della Fede. Il ministro che sta officiando la pratica religiosa in quel momento non parla a suo nome ma rappresenta segno e presenza di Cristo in Terra che toglie la macchia del peccato originale. Non c’è spazio per protagonismi da semplici funzionari.

Papa Francesco ha approvato la disposizione e ne ha ordinato la pubblicazione ufficiale. Le formule dei riti sacri cattolici non hanno bisogno di abbellimenti o modifiche, a quanto pare.

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Battesimo. Cosa ne sarà dei riti con formula errata

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vaticano – foto dal web

La Congregazione per la Dottrina della Fede informa che alcune funzioni sono state addirittura introdotte da parole ancor più fantasiose come: “a nome del papà e della mamma, del padrino e della madrina, dei nonni, dei familiari, degli amici, a nome della comunità noi ti battezziamo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Si comprende perfettamente che l’intento sia quello di far partecipare non solo la famiglia ma un’intera comunità all’ingresso di un nuovo cristiano nella Chiesa Cattolica, tuttavia  l’ ‘Io’ che il sacerdote deve pronunciare non è messo lì a caso ma ha una funzione specifica. E’ manifestazione di Cristo stesso, segue una dottrina stabilita.

Durante il battesimo il ministro non può dichiarare di agire a nome dei genitori, della famiglia, dei testimoni o amici presenti e nemmeno per l’assemblea radunata in quel momento. Ci sono motivazioni di natura cristologica ed ecclesiologica. La posizione della Congregazione è chiara e supportata dal papa.

I battesimi avvenuti con formula errata sono validi?

A quanto pare no. Si dovrebbe ricorrere a un nuovo rito anche perchè l’invalidamento del battesimo, essendo il primo sacramento che sancisce l’ingresso nella chiesa cattolica, farebbe decadere a cascata tutti gli altri avvenuti in un momento successivo: confessione, comunione, cresima, matrimonio, ecc.

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battesimo – foto dal web

Tuttavia, potrebbe esserci una cavillo per evitare la ripetizione della funzione. Nel Catechismo infatti è scritto che Dio ha legato la salvezza al battesimo, ma lui stesso non è unito ai sacramenti. “Tutti gli uomini che ricercano la verità e seguono la volontà di Dio possono essere salvati, pur ignorando il Vangelo e la dottrina cattolica.”

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