Decreto di agosto: introdotto il fondo per le casalinghe

All’interno del decreto di agosto il Governo ha disposto misure in favore delle casalinghe: si tratterebbe di un progetto per implementarne la formazione.

Con il virus le donne sono tornate agli anni '50
(foto Pixabay)

È finalmente stato approvato il decreto di agosto tanto atteso. Al suo interno si legge dello stanziamento di 25 miliardi di euro che dovranno essere impiegati per risollevare l’economia del Paese. Corposa la parte riguardante i bonus ed i fondi messi a disposizione del Governo per determinate categorie di italiani.

In particolare, la grande novità riguarda le casalinghe in favore delle quali sarebbe stato previsto un fondo a mezzo del quale potenziarne la formazione ed implementare le loro conoscenze. Un punto ancora da meglio definire questo del cosiddetto empowerment, che Elena Bonetti Ministro delle Pari Opportunità ha spiegato essere un vantaggio.

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Decreto di agosto, la misura in favore delle casalinghe

(Pixabay)

Una misura che si pone quale fine ultimo quello di eliminare la piaga della disoccupazione femminile, che in Italia registrerebbe valori altissimi. Un dato incrementato, sempre nel Bel Paese dal numero dei figli: più sono meno sarebbe l’occupazione.

Eppure dal popolo del web, riporta la redazione de Il Messaggero, considerati i fondi messi a disposizione (3 milioni di euro) e la poca chiarezza dell’intervento, sono giunte critiche. Alcuni, con commenti dal tono ironico, hanno commentato la misura come inadeguata.

In sostanza, stando a quanto riporta il testo, non si comprende quali sarebbero esattamente gli strumenti di cui le casalinghe gioveranno. Si legge che il fondo istituito in favore delle casalinghe dovrà essere impiegato per la loro formazione, e per maggiormente organizzare opportunità culturali ove possano prendere parte le donne che svolgono attività in ambito domestico senza alcuna subordinazione e gratuitamente, iscritte all’Assicurazione obbligatoria.

Per ulteriori precisazioni e chiarimenti bisognerà aspettare che il Ministero delle Pari Opportunità rediga un nuovo decreto, in attesa per la fine dell’anno. Al momento, stando ad alcune precisazioni giunte dal dicastero, praticamente il progetto è quello di organizzare dei bandi che verranno indetti per portare avanti dei progetti di formazione diversi e distinti rispetto ai corsi professionalizzanti indetti dalle Regioni.

Il piano di empowerment dovrebbe essere duplice: da un lato agire sull’aspetto finanziario, dall’altro su quello digitale. In primis, questi incentivi per le casalinghe dovrebbero essere rivolti a tutte quelle donne che facevano parte del mondo del lavoro, che ne sono uscite, ma che adesso avrebbero tutta volontà di rientrarvi. Necessiterebbero considerata l’assenza, quindi, di corsi di aggiornamento. Qui si inserirebbero, quindi, il sistema di fondi ed il progetto del Governo.

 Il commento del Ministro Bonetti: “In Italia le donne meno formate degli uomini”

Il ministro Elena Bonetti, delle Pari Opportunità, riporta Il Messaggero, ha commentato le intenzioni del Governo sottese a questa misura. Ha altresì spiegato nello specifico in cosa dovrebbe consistere e quale sarebbe il fenomeno che si cerca di arginare. “In Italia, accade molto di frequente che le donne siano meno formate degli uomini, ciò soprattutto in ambito economico. Tale circostanza si accosta poi al fatto che spesso non sono loro a gestire i propri introiti, e questo incrementa le loro difficoltà”. La Bonetti ha fatto poi riferimento alle violenze all’interno delle mura domestiche che renderebbero ancor più drammatico il fenomeno dell’arginamento femminile.

Quanto alle critiche ricevute già all’alba dell’approvazione della legge, il Ministro ha voluto rappresentare come tale decisione del Governo sia stata assunta all’esito di un confronto con esperti del settore che si occupano di casalinghe ed imprenditoria “rosa”.

Passando poi a commentare l’esigua somma riservata al progetto, 3 milioni di euro, il Ministro ha voluto fornire delle rassicurazioni. Stando a quanto riporta Il Messaggero, la Bonetti ha dichiarato: “Si tratta soltanto di una fase embrionale di un progetto ben più vasto che abbiamo in programma per le donne e la loro formazione. All’interno del dipartimento esiste giù un fondo dedicato alla formazione Stem, ossia riguardante l’ambito scientifico e tecnologico”. Inoltre, la Bonetti avrebbe aggiunto che durante il “restate a casa” sono stati stanziati 5 milioni di euro per  l’imprenditoria femminile.

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Durante la pandemia la Caritas ha assistito 450mila persone
(foto Pixabay)

L’idea è, dunque, quella di potenziare le opportunità delle donne non solo con la formazione, ma anche tramite dei sostegni a livello economico. Il tutto tramite l’impiego di fondi dell’Europa perché, ha chiosato il Ministro Elena Bonetti, vuole far rientrare il progetto all’interno del Recovery fund.

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M.S.

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