Cassa integrazione Covid-19, nuovo periodo: le novità dal 1° settembre

Scatta un nuovo periodo di Cassa integrazione per i lavoratori colpiti dalla crisi provocata dall’epidemia da Covid-19 diffusasi nel nostro Paese.

cassintegrazione lavoratori
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In virtù del decreto Agosto è stato instituito un secondo nuovo periodo per la cassa integrazione Covid-19, ammortizzatore per i lavoratori investiti dalla crisi provocata dall’epidemia. A spiegare cosa prevede il nuovo pacchetto, che si differenzia dal primo è stato l’Inps, al quale vanno inoltrate le domande per richiedere la cassa integrazione.

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Cassa integrazione Covid-19, scatta il nuovo periodo: le novità a partire dal 1° settembre

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La crisi economica provocata dall’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia ha colpito migliaia di lavoratori. Per cercare di far fronte alle esigenze di quest’ultimi, il Governo ha stanziato fondi e sussidi, tra cui la cosiddetta cassa integrazione Covid-19. Stando a quanto riportato dalla redazione de laleggepertutti.it, a breve si aprirà un secondo periodo dell’ammortizzatore sociale differente dal primo. In virtù, difatti, del decreto Agosto, le nuove scadenze per tutte le tipologie di cassa integrazione Covid-19 (ordinaria, in deroga e Asso) entreranno in vigore il prossimo 1° settembre.

A spiegare quanto prevede il nuovo pacchetto è stato l’Inps. Nel dettaglio, come riporta la laleggepertutti.it, è previsto un massimo di 18 settimane, fruibili dal 13 luglio al 31 dicembre, divisi in due periodi separati da nove settimane. Attualmente, dunque, è possibile fare richiesta per usufruire delle prime nove settimane di sussidio che vanno dal 13 al 30 settembre, mentre successivamente si potranno richiedere le altre nove settimane mancanti.

Diversamente da quanto accaduto per il primo pacchetto, il trattamento attuale è legato al confronto del fatturato al primo semestre dell’anno corrente e di quello dello stesso periodo del 2019. Da tale confronto verrà ricavata l’entità del contributo previsto, il quale è calcolato sulla retribuzione che avrebbe percepito il lavoratore per le ore di lavoro in cassa integrazione. Tale contributo, come specifica laleggepertutti.it, è dovuto:

  • al 9% se la riduzione del fatturato da un periodo all’altro è stata inferiore al 20%;
  • al 18% se non si viene riscontrata nessuna riduzione del fatturato in questione.

Sono esenti, invece, dal contributo i soggetti che hanno avviato l’attività dopo il 1° gennaio dello scorso anno e quelli che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.

Per richiedere le successive settimane di cassa integrazione si ipotizza che possa essere necessaria un’autocertificazione la quale attesti il risultato dei confronti tra fatturati. In mancanza del documento potrebbe essere applicato un contributo pari al 18%.

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Le domande per richiedere il sussidio dovranno essere inoltrate all’Inps entro la fine del mese successivo a quello in cui è iniziato il periodo della sospensione o della riduzione dell’attività lavorativa. Come sottolineato da laleggepertutti.it, nei prossimi giorni l’Insistito di previdenza comunicherà ulteriori indicazioni sul nuovo periodo.

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M.S.

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