Un’ottima annata per la vendemmia italiana 2020

Iniziata la vendemmia italiana 2020, netto calo dell’export pari al -4% a causa del Covid ma si prospetta ottima in termini di vini prodotti

Vendemmia 2020 (foto Pixabay)
Vendemmia 2020 (foto Pixabay)

Secondo i primi riscontri a inizio agosto legati alla vendemmia, nel nostro Paese quest’anno si stimava una produzione di vino pari a 45 milioni di ettolitri, con un calo del -4% circa rispetto al 2019. Tale contrazione è legata all’emergenza Covid – oltre ai pesanti dazi americani – la quale non ha provocato solamente un calo produttivo, ma anche una netta riduzione dell’export in generale per il settore agroalimentare.

È ufficialmente cominciata quindi la vendemmia in tutta Italia nella provincia di Brescia in Franciacorta, che ha inaugurato l’inizio della vendemmia con le uve Chardonnay per la produzione di spumanti, anticipando di qualche settimana i francesi.

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Coldiretti ha fatto sapere che “si prospetta una sfida all’ultimo acino con la Francia, dove la produzione è stimata fra 44,7 e 45,7 milioni di ettolitri, secondo il Servizio statistica e previsioni del ministero dell’agricoltura d’Oltralpe, mentre in Spagna si stimano fra 43 e i 44 milioni di ettolitri“.

L’organizzazione poi fa sapere che “nonostante un meteo pazzo con caldo africano alternato a bombe d’acqua e grandinate si prevede per l’Italia una annata di buona/ottima qualità anche se l’andamento della raccolta dipenderà molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo“.

Ne è un esempio l’ultima terribile grandinata avvenuta ieri nel territorio della Valpolicella (Verona) ma anche a Vicenza e Padova in Veneto, che ha registrato milioni di euro di danni alle coltivazioni. Una bomba d’acqua arrivata a poche settimane dalla vendemmia che potrebbe creare non pochi problemi alle aziende italiane che sono state messe in ginocchio dalla pandemia. La certezza dei danni provocati la si avrà però solo al termine dello smantellamento dei detriti e la rimessa in sicurezza delle zone colpite.

La produzione nostrana di quest’anno comunque sarà destinata per circa il 70% a vini Docg, Doc e Igt e il restante 30 per cento per i vini da tavola”.

Toscana, vendemmia inferiore del -10% rispetto al 2019

Vendemmia 2020 (foto Pixabay)
Vendemmia 2020 (foto Pixabay)

Francesco Colpizzi, presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana ha spiegato che quest’anno “la vendemmia vedrà una produzione del -10% inferiore rispetto a quella del 2019 ma si tratta di un’altra annata buona, possiamo anche azzardare a dire ottima, anche se dipenderà dall’andamento climatico dei prossimi 40 giorni”.

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La temperatura e le piogge – prosegue Colpizzi – sono state regolari e hanno favorito la buona maturazione delle uve” ma “il problema principale è la liquidità delle aziende. Nel decreto Cura Italia è prevista una forma di finanziamento che mette a garanzia i vini presenti in cantina. Lo strumento ci sembrava finalmente snello e intelligente, ma fa rabbia che gli uffici ministeriali non abbiano emanato i decreti attuativi a distanza di mesi, rendendo di fatto la misura inutile. Una beffa che sta danneggiando tantissime aziende”.

Vendemmia 2020 (foto Pixabay)
Vendemmia 2020 (foto Pixabay)

A subire i colpi del lockdown sono soprattutto le attività che non lavorano con la grande distribuzione, ma con ristoranti e locali che hanno azzerato le vendite nei periodi da marzo a maggio e che tuttora sono in difficoltà nelle città d’arte. Da giugno però si registrano segnali di ripresa, con aumenti delle vendite vicine al 30% che non compensano le perdite sofferte, ma lasciano sperare positivamente.

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