Sparatoria in spiaggia a Torvaianica, morto l’albanese di 38 anni

Domenica mattina la sparatoria a Torvaianica da parte di due uomini con il volto coperto nei confronti di un uomo con precedenti

Sparatoria a Torvaianica
Sparatoria a Torvaianica (foto dal web)

Non ce l’ha fatta Selavdi Shehaj, il cittadino albanese di 38 anni, che domenica è stato sparato sulla spiaggia di Torvaianica, la frazione di Pomezia. Attimi di terrore sul lungomare che hanno trasformato una tranquilla domenica mattina di relax in un incubo.

L’uomo soccorso e trasportato d’urgenza in ospedale, era ricoverato nel reparto di terapia intensiva post traumi e shock dell’ospedale San Camillo di Roma. Le sue condizioni da subito erano risultate gravi.

I medici lo avevano operato due volte per cercare di ridurre i danni provocati dal proiettile che gli aveva lesionato il midollo. Il colpo arrivato nella zona cervicale gli aveva paralizzato gambe e braccia ma nonostante i medici hanno fatto tutto il possibile, tenendolo in stretta osservazione, il suo corpo non ha retto.

Con la morte del 38enne albanese, che aveva precedenti per droga, l’indagine seguita dalla Dda di Roma si focalizza sull’omicidio volontario.

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Sparatoria a Torvaianica, i fatti di domenica

Violenza a Jesolo (foto dal web)
(foto dal web)

Fin da subito sono scattate le indagini del caso guidate dai Carabinieri della compagnia di Pomezia. È caccia ai due 2 uomini per fermarli e individuarli. I due uomini, nella mattina di domenica intorno alle 10.30, sono arrivati allo stabilimento balneare di ‘Bora bora’ a bordo di una moto scura e il volto coperto.

Uno dei due aggressori, secondo la testimonianza di alcuni presenti, indossava degli abiti da runner. È stato quest’ultimo a sparare avvicinandosi all’albanese ed esplodendo 2 colpi di pistola. Di questi solo uno ha raggiunto il 38enne nella zona cervicale. E così i due sono scappati di nuovo in moto.

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Carabinieri (Getty Images)
Carabinieri (Getty Images)

Tutto da capire, ancora, il movente dell’agguato, molto probabilmente un regolamento di conti per via dei precedenti penali dell’uomo che è morto.

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