Caso Suarez, nuove intercettazioni: “Paratici? Più importante di Mattarella!”

Il Corriere della Sera ha riportato nuove intercettazioni tra dirigenti ed i docenti dell’Università di Perugia relative al caso Luis Suarez in cui emerge il nome di Paratici.

Luis Suarez
Luis Suarez (Getty Images)

Proseguono le indagini della Procura di Perugia sul caso legato all’esame sostenuto dall’attaccante Luis Suarez per ottenere la cittadinanza italiana che poi gli avrebbe consentito di conseguire il passaporto comunitario. Intanto emergono nuovi dettagli e nuove intercettazioni tra i dirigenti ed i docenti dell’ateneo del capoluogo umbro. Uno di questi, durante una conversazione intercettata dalla Guardia di Finanza, come riportato da Il Corriere della Sera, quando all’Università per gli stranieri sarebbe circolato il nome del direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici, avrebbe esclamato: “È più importante di Mattarella!“.

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Caso Suarez, nuove intercettazioni tra dirigenti ed i docenti dell’Università di Perugia: “Paratici? Più importante di Mattarella!

Fabio Paratici
Fabio Paratici (Getty Images)

È più importante di Mattarella!“, così uno degli intercettati, nell’ambito dell’indagine che sta conducendo la Procura di Perugia relativa all’esame di sostenuto da Luis Suarez, avrebbe definito il direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici. L’esagerazione di collocare il dirigente bianconero anche al di sopra del Presidente della Repubblica, come riporta Il Corriere della Sera, avrebbe rappresentato un motivo in più per dirigenti e docenti dell’Università umbra per gli stranieri a mettersi a disposizione del club che nei giorni precedenti aveva messo nel mirino il Pistolero. Il giocatore, però, sprovvisto del passaporto comunitario non era tesserabile in quanto la Juve aveva esaurito le slot per gli extracomunitari con l’acquisto di Arthur e McKennie.

Al momento, specifica il Corriere, come anche precisato dal colonnello della Guardia di Finanza Sarri, la società bianconera non è indagata e non risultano prove che fosse richiesta del club quella di organizzare “l’esame farsa”. Inoltre la voce di Paratici non è presente nei colloqui registrati dalle Fiamme Gialle. In questi si sentirebbe anche la voce di alcuni intercettati affermare: “Ci stanno chiedendo di fare in fretta” facendo riferimento all’interesse del club. In merito, scrive Il Corriere, è bene fare una distinzione perché un conto è chiedere di accelerare un esame per poter sottoscrivere un contratto prima della scadenza del mercato, un altro è truccare il test per consentire a chi lo sostiene di passarlo senza intoppi.

Secondo gli inquirenti i docenti avrebbero fornito anticipatamente in via telematica le risposte al giocatore che si è presentato ugualmente all’esame, nonostante la Juventus da qualche giorno avesse abbandonato l’idea di portarlo a Torino. Una docente che, come riporta Il Corriere, avrebbe fatto un corso accelerato al giocatore, in un’intercettazione afferma: “Con lui vinciamo la Champions League“.

Adesso la Procura sta indagando per cercare di ricostruire quanto sia accaduto con esattezza ed accertare eventuali responsabilità che sarebbe legate anche allo spostamento dell’esame, sostenuto da Suarez ed altri tre studenti stranieri. La prova che era programmata il 22 settembre è stata anticipata al 17 per “esigenze logistiche e di sicurezza legate all’occupazione delle aule“, ulteriore falso che, come riporta Il Corriere, sarebbe contestato alla rettrice e al direttore generale dell’Università.

Caso Suarez, la nota del legale della Juventus

Ieri intanto, relativamente alle intercettazioni tra il legale della Juventus l’avvocato Maria Turco, membro dello studio Chiappero, ed il direttore generale dell’università Simone Olivieri, l’avvocato ha diramato una nota. Il legale della Juventus ha spiegato che si è trattato di un’attività riscontrata dalle email intercorse tra l’entourage di Suarez e l’Università nelle quali è stata inserita, solo per pura cortesia, in copia conoscenza, ma non come destinataria. “Preciso –prosegue la nota- che le mie parole, captate con intercettazioni telefoniche, sono state oggi, evidentemente per necessità di sintesi, riportate fuori contesto e in maniera incompleta“. Il legale poi afferma che, nel corso di quelle conversazioni telefoniche, avrebbe chiaramente espresso la richiesta che la procedura di esame avvenisse in presenza e “senza alcun tipo di trattamento di riguardo rispetto a qualsiasi candidato” come previsto. “Quanto – prosegue il legale– al riferimento ad ‘altri calciatori’: è del tutto evidente che, trattandosi della prima volta che seguivo una vicenda collegata alla certificazione della lingua italiana, le mie parole siano da interpretare come un bagaglio di conoscenza procedurale da utilizzare per casi futuri, solamente laddove ce ne fosse la necessità. Nessun accordo, dunque. Nessuna trattativa. Semplicemente una presa d’atto“.

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Luis Suarez
(Luis Suarez Getty Images)

Infine, il legale dello studio Chiappero ha sottolineato che l’attaccante del Barcellona, trasferitosi ufficialmente all’Atletico Madrid, non è stato tesserato in Italia e la Juventus che, in quei giorni si era interessata a lui, aveva poi esplicitamente cambiato obiettivi di mercato.

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