Padova, l’assessore a caccia di pubblicità: “Non siamo a Napoli”. E’ bufera

Dpcm, polemiche dopo le parole di un assessore del Comune: “Servivano provvedimenti differenziati, qui non siamo a Napoli, c’è senso civico”

napoli
napoli (getty images)

Scoppia la bufera su un assessore del Comune di Padova. Tutto nasce dall’ultimo dpcm. Le restrizioni decise per tutti alla stessa misura sono state condivise nella giunta veneta. Si tratta dell’assessora alla cultura del Comune di Padova Andrea Colasio che ha avuto parole provocatorie nei confronti di Napoli criticando il dpcm. Una vecchia storia quella di stimolare la reazione della terza città d’Italia. Probabile che l’assessore abbia cercato notorietà anche perchè esistono luoghi in Italia con una crescita del contagio più alta, ma non sono solo a Napoli. La Lombardia rimane la regione con il maggior numero di contagi. L’esempio tirato in ballo dall’assessore, è in sostanza smentito dai fatti, dai numeri in merito.

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La provocazione da Padova, Napoli reagisce

Galleria Umberto Napoli – foto dal web

Intanto l’assessore ha attaccato forte: “”Mi permetto di dire che qui non siamo a Napoli, esiste una cultura civica molto forte, un senso di comunità e l’idea che la salute è un bene comune molto forte”. Secondo l’assessore ristoratori, cinema e teatri potevano restare aperti come in Trentino anche nella sua città. “Anche in Veneto avremmo in alcune  aree potuto differenziare gli effetti del Dpcm. Aver fatto di tutta l’erba un fascio secondo me è una scelta sbagliata, anche se nessuno deve sottovalutare il fattore rischio”. Intanto non è mancata la reazione di Napoli alla provocazione dell’assessore veneto. Gennaro De Crescenzo, fondatore del Movimento Neoborbonico, ha dichiarato: “Ho già inviato al sindaco di Padova, Sergio Giordani, la richiesta di espulsione dalla giunta dell’assessore Colasio per le sue frasi inequivocabilmente razziste e discriminatorie verso l’intero popolo napoletano”.

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Porto di Napoli – foto dal web

Una bufera che avrà altre risposte del genere. La responsabile dello sportello “Difendi la città” istituito dal Comune di Napoli, Flavia Sorrentino, ha chiesto per iscritto al sindaco di Padova di prendere le distanze ufficialmente dalle dichiarazioni dell’assessore della sua giunta.

 

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